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Osimhen e Napoli, è finita? "Stretta di mano, poi l'umore è cambiato"

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"Non sono mai stato non sereno nei confronti di Osimhen, ma si è sempre in due in queste cose: io sono rimasto lo stesso, se il suo umore è cambiato non posso farci nulla. Se dopo una stretta di mano le cose cambiano, la cosa dispiace, ne prendiamo atto ma poi la vita va avanti. Con lui ci sono ottimi rapporti, la scadenza del contratto è nel 2025, c'è tempo. Non dimenticate che ho venduto Koulibaly all’ultimo".

Sono le preoccupanti parole che il presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis, ha dedicato sul caso Victor Osimhen, allarmando non poco i tifosi. Nella mente c’è ancora il polemico video TikTok, pubblicato dopo Bologna-Napoli 0-0, che ha mandato su tutte le furie il nigeriano e il suo agente Roberto Calenda, che aveva minacciato sui social azioni legali contro il club.

 

 

Osimhen, rinnovo lontano. E De Laurentiis se la prende anche con le Nazionali 

Il rinnovo di contratto con l’attaccante, che in estate sembrava sicuro (De Laurentiis aveva parlato di accordo vicino con ritocco vicino ai 9 milioni di euro) sembra ormai molto lontano. E il presidente azzurro non sembra più così sicuro, tanto che il rinnovo sembra sempre più difficile: con queste condizioni sul tavolo, Osimhen potrebbe andare via in estate. Il presidente azzurro ha poi parlato della situazione nazionali, partendo dal rientro a Napoli del nigeriano: "Dal 2013 a oggi abbiamo incassato circa 4 milioni di euro di rimborsi come partecipazione dei nostri giocatori alle partite delle nazionali, pur avendo sempre più di 10 giocatori convocati — le sue parole —. Questo non va bene, secondo me in Nazionale non dovrebbero giocare i 32enni ma neanche i 28enni. E magari sono anche finti italiani. Oggi abbiamo calciatori fortissimi già a 18 anni: ma se non li facciamo giocare, come diventano campioni?". 

 

 

De Laurentiis: “Club dovrebbe avere più scelta con le Nazionali” 

E ancora: “Non voglio l'Under 21 o l'Under 19 che hanno poca visibilità internazionale e quindi meno valorizzazione, voglio un'unica Nazionale con tutti giocatori giovani, di massimo 22 anni”, ha aggiunto De Laurentiis. "Dovrebbe essere lasciata la scelta al club di poter mandare o meno in Nazionale un giocatore convocato, la possibilità di dire no se si tratta di un'amichevole, per esempio — conclude —. Se io ho pagato un giocatore 50 milioni e mi torna infortunato, dovrebbero risarcire il club del costo per giorno di tutto il periodo in cui starà fuori. Pensate a Neymar…".

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