Juve, bomba su Fagioli: "Indagato per un giro di scommesse". Cosa rischia
A Torino, sponda Juventus, piove ancora sul bagnato. Dopo il caso doping di Paul Pogba e le azioni legali intentate da Leonardo Bonucci e Cristiano Ronaldo, arriva l'ennesimo guaio giudiziario per la Vecchia Signora. Stando a quanto riporta l'edizione di mercoledì 11 ottobre de La Stampa, Nicolò Fagioli è indagato dalla procura della Repubblica di Torino. Il pubblico ministero Manuela Pedrotta, nei mesi scorsi, ha acceso un faro su un giro di scommesse su piattaforme online. Ovvero senza licenza. Dove si punta su tutto, anche su ogni tipo di sport. Giocare d’azzardo non è un reato. Ma farlo su piattaforme illegali sì. E ora il centrocampista bianconero rischia una lunga squalifica dal calcio giocato.
Uno sportivo professionista tesserato per una federazione, senza distinzione se da atleta, tecnico o dirigente non può assolutamente effettuare scommesse su eventi della propria disciplina agonistica. Per un calciatore, ad esempio, si deve rispettare l’articolo 24 del codice di giustizia sportiva che vieta "ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano a oggetto risultati relativi a incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa". Del procedimento della magistratura a carico del centrocampista juventino è a conoscenza anche la procura della Federcalcio sin dallo scorso 30 agosto. E l’organo presieduto dal procuratore Giuseppe Chiné segue attentamente l’evolversi della vicenda giudiziaria.
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Cosa rischia Fagioli? L'attenzione degli ispettori federali si concentrerà sull’eventualità che possano essere ravvisate infrazioni ai dettami dell’ordinamento sportivo, come quelli sanciti dall’articolo 24 del codice di giustizia sportiva. Insomma, se lo juventino ha scommesso e, soprattutto, su cosa. Una violazione della norma comporta una sanzione minima dell’inibizione o della squalifica non inferiore ai tre anni, più un’ammenda a partire da 25mila euro. E se dovesse arrivare una pena severissima, la Juventus dovrà necessariamente tornare sul mercato per acquistare almeno un altro centrocampista. Dopo che ha già dovuto rinunciare al suo numero 10: Paul Pogba.
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