Napoli, Rudi Garcia addio: il clamoroso nome del successore
Se tre indizi fanno una prova, allora per Rudi Garcia i tempi a Napoli sono cupi. Tre gestacci per l’esattezza, con cui è stato ripetutamente mandato a quel paese dai suoi giocatori: prima Kvaratshkelia a Genova, poi Osimhen a Bologna, quindi Politano contro la Fiorentina al Maradona. Questo, unito a risultati balbettanti e a sole due vittorie casalinghe in stagione contro le non irresistibili Sassuolo e Udinese. Non è bastato, dunque, il tweet di ADL dopo lo 0-0 del Dall’Ara in cui incoraggiava la squadra ad una veloce ripartenza.
La figuraccia casalinga contro la Fiorentina sembra aver scritto definitivamente il destino di Rudi Garcia. La sosta giunge a pennello, per la società ovviamente, che riflette sul futuro dell’allenatore francese (al momento in vacanza in Francia, forse una fuga per smaltire la delusione). Dopo l’ultima riunione tra il presidente e i dirigenti Meluso, Micheli e Sinicropi, Garcia è stato momentaneamente graziato. Per lui fiducia a tempo, strettissimo: Hellas Verona, Union Berlino e Milan i tre impegni fino a fine ottobre, con l’obiettivo di portare a casa la piena posta in palio. Altrimenti sarà addio.
Due sono già i nomi appuntati sul taccuino di De Laurentiis in caso di esonero: Antonio Conte e Igor Tudor. L’ingaggio del primo, come si apprende dalle pagine di Repubblica, è però legato alla possibilità di accedere ai benefici del decreto crescita, con i due anni di lavoro all’estero dell’ex tecnico della Nazionale (ingaggiato e poi esonerato dal Tottenham) che scadranno il 2 novembre. Il secondo, invece, sarebbe una soluzione comoda e affidabile per centrare il quarto posto in campionato e conquistare almeno gli ottavi di finale in quest’edizione della Champions League.
"Perché ho sostituito Osimhen": Rudi Garcia fuori controllo davanti ai microfoni Dazn
I prossimi giorni saranno di duro lavoro a Castelvolturno per Garcia e di grande diplomazia per De Laurentiis che, in assenza di partite di club, dovrà respingere al mittente tutte le chiacchiere che inevitabilmente verranno fatte sulla situazione. Alla ripresa per Garcia un solo obiettivo: rimettere l’orologio all’ora esatta (cit.) prima che il suo tempo all’ombra del Vesuvio sia definitivamente scaduto. Questo anche perché nonostante un accordo triennale, se il tecnico fosse esonerato entro il 30 giugno percepirebbe i circa 3 milioni di stipendio sino a fine stagione senza che il Napoli sia costretto a pagargli anche le restanti due stagioni. Una sorta di incentivo all'esonero.
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