Paul Pogba ufficialmente dopato "salva" la Juve: quanti milioni risparmia il club
Articolo pubblicato sull'edizione di Libero di venerdì 6 ottobre, prima del risultato delle controanalisi, che hanno confermato la positività del calciatore francese.
È brutto da dire ma la Juventus, visti i conti, in fondo tifa perché Paul Pogba risulti davvero positivo all’antidoping quindi squalificato per quattro anni e passibile di rescissione del contratto. L’esito delle controanalisi arriverà oggi, prima, durante o dopo (non si sa) il consiglio di amministrazione che doveva tenersi qualche settimana fa e invece è stato rinviato perché i bilanci vanno fatti come si deve e da queste parti nessuno vuole (e può) commettere gli errori del passato. Si parlerà di un aumento di capitale, l’ennesimo per Exor che pare non essere più felicissima di immettere soldi nella Juventus e infatti ha chiesto alla nuova dirigenza di rendere autosostenibile il club.
Motivo per cui è stato ingaggiato Giuntoli e non è stato effettuato il solito mercato di campioni ultrapagati, con il solo arrivo di Weah già programmato prima dell’arrivo del ds campione d’Italia. I conti sono già migliorati, il bilancio è in perdita per circa 115 milioni, la metà rispetto ai 239 milioni di rosso dello scorso anno, ma senza i soldi delle coppe europee la proprietà, oltre a valutare se immettere denaro, interroga i dirigenti su come spendere meno e guadagnare di più. La risposta alla prima domanda è facile: abbassare il monte ingaggi, che è ancora il più alto della serie A con circa 125 milioni all’anno a bilancio. Per riuscire ad abbatterlo bisogna disfarsi dei calciatori che non offrono il rendimento per cui sono pagati.
CONTRATTO QUADRIENNALE
Il primo (letteralmente il più pagato della rosa) è Pogba, a cui è stato fatto firmare un quadriennale da 8 milioni netti (10,5 lordi grazie al Decreto Crescita) più 2 di bonus a stagione dalla vecchia dirigenza nonostante tutto il mondo pallonaro dubitasse delle sue condizioni fisiche. Infatti ha giocato la miseria di 213’ in un anno e spiccioli ed è costato oltre 70mila euro al minuto: praticamente beneficienza. Normale che un’eventuale conferma del test positivo probabilissima perché la gascromatografia, esame utile a rilevare il testosterone, è praticamente infallibile - convenga alla Juventus: la rescissione porterebbe un risparmio di 29,5 milioni, bonus esclusi e al netto delle mensilità di questa stagione già contabilizzate. La società avrebbe facoltà di rescindere in caso di conferma dei test (Pogba passerebbe dallo status di "non negativo" a "positivo") e conseguente squalifica di quattro anni. A quel punto la diatriba riguarderebbe solo Pogba e finirebbe nei tribunali della giustizia sportiva italiana: presumibilmente il calciatore e i suoi avvocati proverebbero a dimostrare la buona fede per ridurre la squalifica a due anni, anche se poi comunque sarebbe dura tornare nel calcio dopo un periodo di inattività così lungo.
Dispiacerebbe per Pogba ma sarebbe una boccata d’ossigeno per i conti bianconeri. E non per forza il risparmio porterebbe ad un acquisto a gennaio, come si vocifera ora, anzi è intenzione di Giuntoli non intervenire in un’annata senza coppe ma programmare il prossimo mercato estivo con cura, sfruttando l’eventuale budget che potrebbe arrivare da un ritorno in Europa, possibilmente in Champions. Che è la risposta alla seconda domanda di cui sopra: come guadagnare di più? Conquistando un posto nelle prime quattro, come ha dichiarato Allegri a inizio stagione e come ripete ogni volta che può. Quest’anno niente promesse di scudetto, la Juventus sa che deve andare per gradi. Per questo il pareggio di Bergamo è stato accolto con soddisfazione e l’avvicinamento al derby (domani alle 18, diretta Dazn) contro il Torino è stato tranquillo, anche di fronte all’assenza di Vlahovic dagli allenamenti di gruppo. Il recupero della punta è improbabile, ma Milik è tornato e pronto ad affiancare Chiesa che però ieri si è fermato in allenamento e rischia anche lui di saltare la stracittadina, mentre Kostic si riprenderà la fascia sinistra. Comincia quindi la due-giorni in cui la Juventus prova a tagliare i ponti con il passato (Pogba) e guardare al futuro (attraverso il Cda) con rinnovato ottimismo (derby permettendo).