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"Juventus in vendita", la bomba su John Elkann: la nota di Exor

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"Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento". Lo precisa un portavoce di Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la società bianconera, smentendo così lo scoop del Giornale, che titola a caratteri cubitali in prima pagina "La Juve è in vendita", parlando di una "società in manifesta crisi" e con un "bilancio devastato".

Secondo l'articolo del Giornale, a firma di Tony Damascelli e Osvaldo De Paolini, patron John Elkann e la famiglia Agnelli avrebbero deciso di vendere la Juventus e sarebbero già in corso le grandi manovre per preparare l'addio al club. Un addio che non sarà certamente rapido e indolore ma che segnerebbe la fine di un'epoca lunga un secolo e scandita dalle vittorie in Italia e in Europa. Il quotidiano milanese spiega che "oggi la Juventus è in manifesta crisi, al centro di vicende giudiziarie, con l'ex presidente (Andrea Agnelli, ndr) trasferitosi in Olanda e il club sull'orlo del collasso, un bilancio devastato, tra perdite e debiti, con la prospettiva, sollecitata dalla stessa famiglia, dopo un'opera di bonifica contabile, di essere messo sul mercato".

L'obiettivo sarebbe quindi ora quello di trovare un acquirente, che possa agevolare il passaggio di proprietà e garantire continuità economica al club per traghettare la Juventus verso una nuova era. Nell'articolo del Giornale, l'ipotesi vendita viene considerata sempre più verosimile. La condizione contabile (perdite per 240 milioni, ricavi inferiori ai 600 milioni, debiti superiori e un valore in borsa di 800 milioni) imporrebbe un riequilibrio e una pulizia per mettere sul mercato la società al valore di 1,5 miliardi. Un'impresa definita "non facile, ma non più impossibile". Ma che per ora, stando a quanto comunicato da Exor, non rientra ancora nell'orizzonte bianconero. 

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