Luciano Spalletti, blindato da 7 giorni a Coverciano: con chi cena
Luciano Spalletti si sente già a casa. Come racconta Repubblica , il nuovo commissario tecnico della Nazionale si trova a suo agio all'interno dei cancelli di Coverciano . Tanto da blindarsi per una settimana intera . Le porte del "laboratorio" del ct infatti si riapriranno soltanto oggi, alla partenza dell'Italia per Skopje. Immobile e compagni sono attesi domani sera in Macedonia , dopo una preparazione della partita totalizzante. Una boccata d'ossigeno per la squadra che, dopo tanti video, allenamenti e cene con i corsisti, potrà finalmente mettere in pratica il duro lavoro di questi giorni.
Intanto Coverciano "ringrazia" il signor Spalletti per la buona pubblicità. Il centro sportivo, nato nel novembre 1958, gareggia con la rivale francese (Clairefontaine) e quella tedesca (Francoforte) per il titolo di" massima università del pallone ". E il tecnico toscano lo sa bene. Il neo ct è infatti da una trentina d'anni un frequentatore assiduo delle palazzine e dei campi. Lo ha certamente agevolato la distanza non proibitiva: una quarantena di minuti di auto dalla sua tenuta di Montaione. Ma l'affetto di Spalletti nasce dalle radici identitarie: della scuola covercianese.
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Spalletti è tra i prodotti più riusciti di Coverciano. La scuola italiana ha infatti formato allenatori del calibro di Carlo Ancelotti , Fabio Capello , Roberto Mancini , Antonio Conte e Claudio Ranieri . Oltre agli astri nascenti come Roberto De Zerbi . Tutti tecnici che, esattamente come il neo ct azzurro, si sono fatti apprezzare anche all'estero. A dimostrazione che il calcio italiano "catenaccio" è ormai solo un vecchio stereotipo.
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