Luciano Spalletti, la prima frase su Gianluca Vialli sconvolge lo spogliatoio
Per Luciano Spalletti è arrivato il giorno d’esordio da c.t. dell’Italia. Il gruppo azzurro si è trovato lunedì a Coverciano dopo le fatiche delle prime tre giornate di Serie A. Ora la testa è diretta alle qualificazioni europee contro Macedonia del Nord e Ucraina. Il toscano, reduce dallo Scudetto col Napoli, ha esordito parlando ai suoi giocatori con un chiaro messaggio: "Che Vialli ci protegga”. Riferimento all’ex allenatore e commentatore morto lo scorso 6 gennaio a Londra. Uno dei motivi della sofferenza di Roberto Mancini, che ha poi deciso di lasciare la panchina dell’Italia ad agosto per scegliere quella (milionaria) dell’Arabia Saudita.
Spalletti, 4-3-3 e due formazioni in campo
Il ritiro di Spalletti è dunque iniziato così. Il neo ct, dopo la frase in ricordo dell'ex campione azzurro, ha sostenuto un breve discorso ai 29 convocati, riuniti in cerchio prima dell'inizio della seduta: presente anche Nicolò Barella (che ieri non era al meglio a causa del duro intervento di Arthur durante la partita tra Inter e Fiorentina). Terminato il discorso, via dunque al primo allenamento con la palla, con la squadra divisa in quattro gruppi da 7, con esercizi di controllo e scarico.
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Tutti erano presenti, tranne Donnarumma. Il c.t. Spalletti ha schierato le prime due formazioni, entrambe col 4-3-3: La prima: Darmian, Casale, Bastoni, Spinazzola; Frattesi, Cristante, Pessina; Politano, Retegui, Chiesa. La seconda: Di Lorenzo, Mancini, Romagnoli, Biraghi; Barella, Locatelli, Tonali; Gnonto, Raspadori, Zaccagni. Per la seconda formazione il compito di attaccare contro la prima (con Provedel in porta). Per gli altri portieri invece si è svolto a parte l’allenamento.
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