Spalletti si presenta da ct azzurro: "Clausola Napoli? Scelta corretta"
Dopo il sorprendente addio di Roberto Mancini, a Coverciano è stato presentato il nuovo commissario tecnico della nazionale. Luciano Spalletti è il volto nuovo chiamato a condurre gli Azzurri verso gli Europei 2024. L'ex allenatore della Roma, fresco vincitore dello scudetto con il Napoli, ha voluto fin da subito mettere in chiaro lo stato dei rapporti con i partenopei. "Per quanto riguarda la clausola - precisa l'allenatore toscano - niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso la decisione corretta. Ci sono delle cose da mettere a posto, stanno lavorando gli avvocati e spero si arrivi il più velocemente possibile alla migliore soluzione per entrambe le parti".
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Spalletti ha spiegato che scegliere la panchina più prestigiosa d'Italia è stato piuttosto semplice. "Sono stati giorni intensi - racconta il nuovo ct - in cui mi sono state date tante cose per darmi gli strumenti per svolgere il mio ruolo. Essere qui come ct della Nazionale è una emozione indescrivibile e un sogno che parte da lontano. Spero di far rinascere quel sogno di poter portare con orgoglio la bandiera italiana a festeggiare a tutte le migliaia di bambini che guardano la Nazionale". E, inaugurando la sua prima conferenza stampa a Coverciano, ha ringraziato la Federazione e il presidente Gravina per l'incarico assegnatogli.
Sul lato graziosamente calcistico, l'allenatore toscano sembra avere già le idee chiare. L'obiettivo primario è affrontare al meglio le due partite che l'Italia dovrò disputare nei prossimi giorni. E per farlo è stato necessario convocare chi in questo inizio di stagione ha accumulato minuti sulle gambe. Non è il caso per esempio di Verratti e Jorginho, ai margini dei progetti tecnici dei loro rispettivi club. "Non conta il nome, ma il comportamento e quello che accade", precisa Spalletti.
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L'avventura azzurra dell'ex allenatore del Napoli non sarà certo priva di ostacoli. Spalletti si fa carico di un'eredità pesante, quella di Mancini. Il nuovo ct dell'Arabia Saudita, anche se ha conquistato un Europeo che in Italia mancava da 52 anni, non è però riuscito a partecipare alla scorsa edizione dei Mondiali. "Bisogna cancella l'amarezza dei risultati negativi che sono successi - spiega il commissario tecnico - prendendo le distanze dal pensiero di far parte di un calcio minore. Dobbiamo cercare di fare un calcio che piaccia a tutti e trovare la giusta via di mezzo".