Mancini in Arabia, "inaccettabile". Bomba politica dalla maggioranza
"Mi hanno trattato come il mostro di Firenze". Lo sfogo di Roberto Mancini poche ore prima dell'annuncio ufficiale della sua nomina a ct dell'Arabia Saudita ha fatto il giro d'Italia e del mondo. L'ormai ex allenatore della Nazionale italiana se l'è presa con la stampa e con le reazioni social di molti tifosi azzurri, prima di pubblicare un video in cui si presenta alla nuova avventura: "Ho fatto la storia in Europa, ora è tempo di fare la storia in Arabia Saudita", dicendosi enormemente grato per l'offerta degli sceicchi. Decisamente irrinunciabile: 25 milioni a stagione, per 4 anni fino al 2027, con l'obiettivo di qualificarsi e ben figurare ai Mondiali del 2026. Gli stessi che fino a poche settimane fa diceva di voler conquistare e vincere con l'Italia, dopo la delusione enorme dell'esclusione da Qatar 2022.
"Bastava dirlo ai tifosi italiani che c'erano in ballo i milioni degli sceicchi", ha ironizzato a caldo Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ironizzando sui "motivi personali" che Mancini aveva addotto per giustificare la decisione di dimettersi dall'Italia con una mail Pec inviata alla Figc, subito prima di Ferragosto. E sullo stesso tasto preme ora Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia. "Passare per vittima poi anche no. Mancini insegue una guadagno colossale in Arabia, come fanno Messi ed altri protagonisti del mondo del calcio. Si tratta di una scelta di convenienza che difficilmente poteva rifiutare, viste le cifre enormi. Ma dire che è stato trattato come Pacciani è un modo di dire inaccettabile".
"La bellissima vittoria agli Europei - prosegue Gasparri - resta intatta nella memoria degli appassionati di calcio. Ma un professionista che opera con i guadagni comunque ricchi ricevuti dalla Figc ha il dovere della serietà, al quale Mancini si è sottratto. Ha fatto interviste ridicole, parlando di modifiche allo staff non gradite. Ha inviato mail perché non ha avuto il coraggio di dire la verità, nota da tempo. Bastava dire che ci sono decine di milioni da guadagnare in Arabia Saudita, in un calcio tanto ricco quanto destinato al fallimento, come i Cosmos o il football cinese. Tra l'oro degli sceicchi e la maglia azzurra Mancini non ha avuto dubbi sulla scelta. Ma lo doveva dire con sincerità. La qualità delle persone si giudica dai comportamenti. E Mancini si è comportato in modo imbarazzante. In Medio Oriente il colonnello Lawrence passò alla storia per aver come combattuto con onore, Mancini da quelle parti passa alla storia del calcio per... l'onorario".