Milan, il nuovo super bomber? Terremoto dall'Arabia
Era stato annunciato come uno dei grandi acquisti del roboante calciomercato saudita, ma ora Karim Benzema è ai ferri corti con il suo allenatore, Nuno Espirito Santo, tanto da aver chiesto aiuto all’Al-Ittihad contro il suo allenatore. L'avventura dell'ex Real Madrid rispetto al portoghese, suo ex compagno di squadra ai tempi delle Merengues in Spagna, non è stata così esaltante come si pensava. Zero gol e un solo assist nelle prime due gare del campionato saudita iniziato lo scorso 14 agosto. Secondo Footmercato.net però, il motivo del dissidio con l’allenatore è il rendimento del Pallone d’Oro 2022, che non sarebbe all'altezza delle aspettative fino a questo momento. Un caso che si sta aprendo e che è diventato di stretta attualità. Benzema avrebbe chiesto aiuto al club per cercare di mettere un freno a una vicenda che sta precipitando.
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I motivi del dissidio tra Benzema e Nuno Espirito Santo
Al momento della firma, Benzema avrebbe dovuto ricevere la fascia da capitano, che però Espirito Santo non ha ceduto all'attaccante francese, bensì a Romarinho e ad Ahmed Sharahili. Nuno Espirito Santo, al contrario, non avrebbe mai chiesto alla società di ingaggiare l'attaccante francese e non sarebbe felice del suo modo di giocare diverso dalle sue idee tattiche. Per questo, il giocatore ha già avuto colloqui con un dirigente del club per spiegare il suo disagio e la sua sensazione "di essere trattato in modo poco professionale dal suo allenatore”. Un problema da risolvere per il club, che durante il calciomercato estivo si è anche assicurato Kanté dal Chelsea e Fabinho, ex Liverpool.
Milan, Juve, Roma: la suggesione italiana
A una settimana dalla fine del mercato, una ipotesi suggestiva è quella di un ritorno immediato, magari in prestito, di Benzema in Europa. Per il numero 9 forse più forte degli ultimi 15 anni, potrebbe non essere da scartare la pista italiana, con Juventus, Milan e Roma ancora alla ricerca di un attaccante di sicuro rendimento. Delle tre, sono forse proprio i rossoneri i più attrezzati a sostenere l'esborso economico richiesto dal francese, con uno stipendio sia pure pagato in gran parte dagli sceicchi.
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