Italia, Spalletti? No, un clamoroso ribaltone: chi può prendersi tutto
Nel suo comunicato di Ferragosto, Aurelio de Laurentiis l’ha motivato il poche parole: se la Figc sceglierà Spalletti non si può fermare davanti all'accollo della penale da poco più di tre milioni, accettata dal tecnico prima di lasciare la panca del Napoli per prendersi un anno sabbatico. E nelle ultime ore, date le difficoltà per arrivare al tecnico di Certaldo, sono risalite le quotazioni di Antonio Conte, che ora è in pole position per la panchina della Nazionale. La Figc prepara il Conte-bis e il tecnico pugliese, che è fermo dallo scorso marzo quando si è separato dal Tottenham dopo quasi un anno e mezzo, ha già dato la propria disponibilità secondo Sportmediaset.
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Conte, 3-5-2 e in attacco uno tra Scamacca o Retegui
Per lui si tratterebbe di un ritorno dopo l'avventura agli Europei del 2016, il culmine e il termine del biennio da commissario tecnico, conclusa ai quarti di finale nella sfida alla Germania persa ai calci di rigore. Conte è già stato a Coverciano e conosce l’ambiente, con lui la Nazionale tornerebbe al 3-5-2 e con ogni probabilità punterebbe sul blocco Inter, giocatori con cui il tecnico ha lavorato come Barella, Bastoni e Darmian (che era in Francia nel 2016) ma anche Frattesi e Dimarco, che potrebbe essere molto utile nel nuovo modulo. E sul ruolo dell’attaccante, il prescelto potrebbe uno tra Scamacca e Retegui. Immobile, tra i convocati nel 2016, potrebbe dunque lasciare il ruolo da titolare per la punta dell’Atalanta o quella del Genoa.
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Conte-Italia, l’unico ostacolo è l’ingaggio
Se Conte è ora in pole position, è anche perché né Spalletti né la Figc vogliono pagare la clausola nel contratto di Spalletti, sarà dentro o fuori entro la fine della settimana. L'unico vero ostacolo potrebbe essere l'ingaggio che chiederà Conte, che in Premier guadagnava circa 15 milioni di euro a stagione e probabilmente per tornare in azzurro non si accontenterebbe di cifra inferiore ai 6,5/7 milioni di euro.
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