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Inter, Zanetti e la sfuriata sulla Juve: "Mi ha infastidito molto"

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Javier Zanetti si racconta in un'intervista a La Nacion. Il vicepresidente dell'Inter parla del suo presente ma soprattutto del suo passato e di quel suo approdo all'Inter destinato a cambiare la storia dei nerazzurri: "Mi ha chiamato prima di chiunque altro quando ha firmato per l’Inter. Ero a Roma, anch’io in scalo per Buenos Aires, e il mio cellulare squilla. ‘Ciao Javier, sono José Mourinho. Ho appena firmato con l’Inter e sono il tuo nuovo allenatore; sarai il mio capitano. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare insieme e mi dispiace per il mio italiano’. Parlava un italiano perfetto e non aveva ancora mai allenato in Italia.

È stato allora che ho capito quanto fosse preparato e coinvolto, mi ha scioccato. ‘Questa è roba seria’, pensai”. Poi le parole su Pekerman che lo escluse dai mondiali del 2006 e del 2010: "on sono io a perdonare nessuno e non porto rancore. Ho incrociato Diego e lui mi ha detto ‘Pupi, ci dobbiamo prendere un caffè perché voglio spiegarti…’, ma hai visto com’era Diego… Impossibile arrabbiarsi con Diego, questa è la verità.

 

Quello del 2006 mi ha fatto più male perché non c’era bisogno di arrivare un mese prima della Coppa del Mondo e dirmi che sarei stato escluso. Avrebbe potuto farlo molto prima". Infine il racconto della sua ultima sfuriata. E in questo caso tira in ballo la Juventus: "Mi sono molto arrabbiato per un episodio che ha coinvolto la Juventus quando ci siamo qualificati per l’ultima finale di Coppa Italia, qualche mese fa. L’atteggiamento delle persone che lavorano per il club mi ha infastidito molto". 

 

 

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