Bonucci-Juve, si passa alle carte bollate: finisce in disgrazia (e in tribunale?)
C’eravamo tanto amati, ma ora ci vedremo in tribunale. Tra Leonardo Bonucci e la Juventus sale la tensione e nei giorni scorsi l’avvocato dell’ormai ex-capitano bianconero, come si apprende dalla Gazzetta dello Sport, ha “diffidato” i dirigenti bianconeri, inviando una pec con cui chiede il reintegro del difensore nella rosa a disposizione di Max Allegri.
La risposta, celere, è stata però un bel due di picche. Giuntoli e Manna si erano recati direttamente da Bonucci prima dell’inizio del ritiro per comunicargli che fosse fuori dai piani, gli hanno assicurato le migliori condizioni per allenarsi, ma non intendono andare oltre. La diffida è solo il primo passo, perché ora Bonucci potrà citare la Juventus di fronte al collegio arbitrale. Con due risultati: ottenere o la risoluzione del contratto, che lo vincola ancora fino al 30 giugno 2024 alla Juve, con uno stipendio da 6 milioni di euro oppure un indennizzo che, nel suo caso, può superare i 2 milioni di euro.
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Una mossa prevista dal contratto collettivo dei calciatori di Serie A, per tutelare chi si ritrova ai margini della propria squadra, così come Bonucci. Si allena in orari differenti da quelli della prima squadra insieme agli altri giocatori in esubero, cioè McKennie e Pjaca, osservando un programma parallelo rispetto a quello della rosa gestita da Allegri. Fino a qualche tempo fa c’erano anche Arthur, passato alla Fiorentina, e Zakaria che è stato acquistato dal Monaco.
Uno strascico triste, visto e considerato l’amore di Bonucci per i colori bianconeri, reiterato nell’ultimo post dedicato ai tifosi dal giocatore dopo l’ultima esclusione: "La realtà di oggi continua a insegnarmi quanto l’amore e l’affetto possano arrivare oltre a situazioni imposte". Mancano venti giorni al 31 agosto, ultimo giorno della campagna trasferimenti estiva, per Bonucci poco tempo a disposizione o per cambiare squadra (lo voleva Sarri alla Lazio) o per vivere il suo ultimo anno in bianconero da separato in casa.
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