Romelu Lukaku umiliato da Javier Zanetti: "Che uomo è"
“Lukaku? Per ciò che l’Inter ha fatto per lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento. Come professionista e uomo. Lui ha diritto di andare dove vuole, ci mancherebbe, bastava solo dirlo per tempo. Nessuno, però, è più grande del club e nel costruire una squadra devi sempre considerare chi metti in uno spogliatoio”. Ci è andato giù durissimo Javier Zanetti contro l’ex attaccante nerazzurro, bloccato al Chelsea e in attesa dell’odiata Juve, in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport.
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Zanetti: “Inzaghi? Mette tranquillità, mi ricorda Gigi Simoni”
Su Lautaro Martinez nuovo capitano, l’attaccante argentino ha "già fatto i passi giusti, con umiltà — ha detto Zanetti — sono felicissimo per il cammino di Lautaro. Deve confermare la leadership con ancora più responsabilità, ma ha senso d’appartenenza e sa dare l’esempio. Questo fa un capitano, far parlare i fatti davanti ai compagni”. Mentre quando si è parlato del rinnovo di Simone Inzaghi, che si legherà all’Inter fino al 2025 e guadagnerà circa 6 milioni all’anno, "la sua caratteristica principale è la tranquillità, la serenità nei momenti difficili — ha aggiunto — La forza di non dubitare del lavoro, di insistere: questa calma che hanno i forti l’aveva Gigi Simoni”.
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Zanetti: “Zidane unico, Recoba e Pirlo all’Inter non erano nel loro miglior momento”
Zanetti è anche tornato anche sulla finale di Istanbul, persa per 1-0 contro il Manchester City: "Mi aspettavo una finale così, giocata alla pari e con coraggio. Le occasioni sfruttate e un po’ di fortuna, ecco cosa è mancato, ma siamo fieri di noi. Mi aspettavo una finale così, giocata alla pari e con coraggio. Le occasioni sfruttate e un po’ di fortuna, ecco cosa è mancato, ma siamo fieri di noi”. Il più forte con cui ha giocato, fatta eccezione per Messi o Ronaldo il Fenomeno che “erano di un’altra categoria”, “è Zinedine Zidane: era unico, ti nascondeva la palla, con l’intelligenza, la classe, il fisico". Il più sottovalutato o incompreso era “Recoba, che non ha espresso tutta la sua grandezza — ha concluso — Pirlo è stato grande altrove, ma solo perché non era qui nel momento giusto”.