Milan, "con Okafor...": tam tam impazzito, chi può partire (subito)
Non solo alternativa a Giroud come centravanti: Noah Okafor, l'ultimo colpo del Milan in attacco, potrebbe anche essere "l'erede" di Rafa Leao. Ed è questo il motivo per cui molti tifosi rossoneri, anziché gioire per l'acquisto del promettente attaccante svizzero 23enne prelevato dal Red Bull Salisburgo per una cifra tutto sommato ridotta (14 milioni di euro, anche perché in scadenza di contratto nel 2024) e con stipendio contenuto, 2 milioni di euro, si sono già posti l'inquietante interrogativo: Furlani e Moncada stanno già pianificando la partenza del gioiello portoghese?
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Un indizio, più che altro una suggestione visiva, in un mercato in entrata che ha visto finora il club dell'americano Gerry Cardinale spendere oltre 100 milioni di euro, forte della cessione pesante di Tonali al Newcastle): Leao è passato quest'anno al numero 10, e il "suo" 17, che campeggiava sulla maglia del Diavolo fin dal suo arrivo nel 2019, è stato scelto proprio da Okafor, che aveva fatto ammattire la difesa rossonera lo scorso anno in Champions League. Coincidenze, o forse no. In Europa si è ancora in attesa che si scateni il "vero" domino attaccanti: sarà Mbappè, in uscita dal Psg verso il Real Madrid, a far partire le danze e allora una pioggia di milioni potrebbe riversarsi sui vari top club del Continente. E proprio Leao potrebbe diventare il sostituto ideale del fenomeno francese, con l'emiro di Parigi pronto a sborsare almeno 150 milioni per avere Rafa (la clausola da 175 milioni vale solo per la finestra iniziale del calciomercato).
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Il Milan, con Okafor, non sarebbe impreparato: lui e Pulisic possono agire su tutto il fronte offensivo, e trovano proprio a sinistra il loro habitat naturale per poi puntare verso la porta sia per concludere sia per servire i compagni. Molti tifosi rossoneri temono che questo scenario possa verificarsi già in agosto, ancora di più danno per certo il saluto a Leao per la prossima estate. Nel frattempo, però, Okafor (che ha firmato un quinquennale, fino al 2028) avrebbe modo di dimostrare le sue qualità e far capire se sarà in grado, o meno, di prendersi la squadra sulle spalle come fatto dal portoghese nelle ultime due stagioni.