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Inter, clamoroso ritorno di André Onana? Un indizio impensabile

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L’addio di André Onana all’Inter è arrivato martedì e il portiere è ora un nuovo giocatore del Manchester United. E proprio l’ex Ajax ha parlato della sua nuova esperienza in Inghilterra a La Gazzetta dello Sport: “Sto molto bene, mi sono ricaricato a casa, in Camerun, e poi ho rivisto i miei compagni ad Appiano — ha detto — Ora ho tanta voglia di iniziare questa nuova esperienza, entusiasmante e con un allenatore che per me è un maestro. Andrò in un grande campionato e in un grande club, che ha una storia enorme proprio come quella dell’Inter: ricomincio da zero e darò tutto ogni giorno per mostrare ai nuovi tifosi chi sono. Ma una parte del mio cuore è triste: lasciare l’Inter significa lasciare una famiglia, non una normale squadra. Ho capito che essere dell’Inter è un modo di stare al mondo, di vivere la vita…”.

Onana: “L’addio? Importante è dire la verità, United club irresistibile”
Se l’Inter per il camerunese è una famiglia, con l’addio "l’importante è essere onesti e dire sempre la verità alla gente — ha aggiunto — Io sono una persona che vuole sempre nuove sfide. Giocare in Premier e per un club come lo United è irresistibile. Tutte le parti volevano che ciò accadesse... Ma ciò che conta è che se fossi rimasto sarei stato ugualmente felice perché all’Inter non ho mai avuto alcun problema. Anzi, a Milano è nata una magia che è quasi difficile da spiegare”. E ancora: “Parlo davvero di magia, una scintilla con l’ambiente. So che potrò girare il mondo, ma sarà difficile trovare tifosi così e una curva come quella dell’Inter”. 

Onana sul ritorno: “Vita imprevedibile, magari un giorno lo farò”
San Siro e i tifosi nerazzurri “mi hanno regalato emozioni uniche che non dimenticherò per il resto della vita. In alcune partite eravamo una cosa sola: avevo la sensazione di non giocare in 11, ma in 80mila. Poter viverlo dall’interno è stato un privilegio che il calcio e la vita mi hanno dato”. Sono tante le immagini di una stagione che rimarrà a lui impressa: “L’esordio, le prime parate in Champions. Forse la settimana più entusiasmante è stata quella delle semifinali di Champions, per ciò che rappresentava per la città e i tifosi: lì ho sentito davvero tremare lo stadio. È stato bello anche festeggiare la Coppa Italia coi compagni cantando e ballando”. E sul ritorno: “La vita è imprevedibile, magari un giorno tornerò anch’io... E, se mai succederà, sono sicuro che le persone mi abbracceranno come adesso perché hanno imparato a conoscermi. Io, intanto, non smetterò di cantare quel coro che mi piace così tanto: “Per tutti quei chilometri che ho fatto con te, Internazionale devi vincere...”.

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