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Serie A, saccheggio arabo: altri due big in fuga, chi si comprano

Claudio Savelli
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In un mese l’Arabia ha capito che la sua strategia - comprare il calcio - non era poi così folle. Con i soldi, tantissimi soldi, si possono comprare anche i giocatori nel pieno della carriera, non solo i vecchi dinosauri avviati all’estinzione. Non credevano fosse possibile convincere uno come Milinkovic-Savic (ieri l’annuncio ufficiale della sua cessione all’Al-Hilal) che aveva appena conquistato la Champions League e si avviava all’ultimo anno di contratto con la Lazio: nella peggiore delle ipotesi, l’avrebbe giocata in maglia biancoceleste per poi accasarsi a costo zero la prossima estate in una grande d’Europa con un ingaggio comunque stellare, e invece ha accettato qui e ora lo stipendione.

La strategia dei sovrani del deserto sta dando ottimi frutti anche perché più campioni vanno, più campioni si aggregano. Il modo per reclutare è semplice: offerte a tappeto. Non dovendo intervenire in ruoli specifici e avendo un budget illimitato, i club d’Arabia ci provano con chiunque, con un occhio di riguardo ai giocatori in situazioni in bilico a livello contrattuale o emotivo, come appunto Milinkovic o... Berardi e Zaniolo. Le due ali ipoteticamente titolari nell’Italia sono oggetto di offerta perché sono insoddisfatte della loro carriera: Berardi da anni vuole lasciare il Sassuolo e Zaniolo si sente parcheggiato al Galatasaray. Se l’Al-Nassr si è spinta a 15 milioni all’anno per il neroverde, l’Al-Hilal ne ha proposti 30 per quattro stagioni a Zaniolo.

PROBLEMA MINORE
Sia il Sassuolo che il Galatasaray chiedono 30 milioni per i cartellini: sarebbe il problema minore. Questi affari dipendono in sostanza dalla volontà dei giocatori, altrimenti non cominciano neppure le trattative. Gli arabi hanno intuito che anche Chiesa non è più considerato incedibile dalla Juventus, tutto il contrario. Allora sono cominciati i primi approcci, con la solita maniera: parlare di ingaggio folle tramite alcuni intermediari per capire se il giocatore è interessato. Sembra di no, come già successo nei giorni scorsi con Immobile, che avrebbe già rifiutato un biennale da 70 milioni.

Qualche difficoltà con alcuni giocatori, l’Arabia se l’era di sicuro immaginata. Forse non si aspettava un’accoglienza del genere dai club europei. Se qualche anno fa le offerte folli dalla Cina venivano osteggiate, ora ogni proposta è accolta come se fosse una festa. Ma è tutto veloce e si sta rapidamente andando oltre: non solo provano a pescare dalle italiane ma seguono pure il loro mercato e provano ad anticiparle sui principali obiettivi. Ci sono infatti tentativi in corso anche per Scamacca, su cui sta lavorando da tempo la Roma, e su Trubin (con tanto di paparazzata di un incontro a Londra), portiere dello Shakhtar trattato dall’Inter per il post-Onana. I giovani, per fortuna, sembrano più resistenti ad un calcio (al momento) minore. Piccola prova: dopo Pulisic, il Milan ha praticamente chiuso a 25 milioni, bonus compresi, per il 24enne regista Reijnders. 

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