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Sinner, prima semifinale a Wimbledon: Safiullin ko, e adesso...

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Era un’occasione troppo ghiotta e Jannik Sinner non se l’è fatta sfuggire. Raramente capita di avere un tabellone così facile che spalanca le porte della semifinale di Wimbledon, anche se poi tutte le partite per arrivarci vanno pur sempre vinte. E Sinner lo ha fatto, anche senza grosse difficoltà: anzi, le poche che ha avuto se le è create praticamente da solo, commettendo qualche errore di troppo in momenti in cui sembrava in totale controllo. 

 

 

Le sue vittorie non sono però mai state davvero in discussione, compresa l’ultima contro Roman Safiullin. La supremazia di Sinner è stata evidente fin dai primi scambi, anche perché ha incontrato un’ottima giornata al servizio. Tutto sembrava apparecchiato per un comodo 3-0, ma nel secondo set Jannik ha avuto un passaggio a vuoto: complici diversi gratuiti dell’italiano, il russo è riuscito a strappare il servizio per due volte di fila e ribaltare l’esito del set. La reazione di Sinner non si è però fatta attendere, dato che nei successivi due set ha ridotto al minimo gli errori e ha fatto vedere tutta la sua superiorità. 

 

 

Sia nel terzo che nel quarto set non c’è stata storia, anzi sono stati praticamente la fotocopia l’uno dell’altro: in entrambi Jannik ha piazzato il break al sesto game e poi ne ha piazzato un altro all’ultimo, chiudendo la pratica per 6-4, 3-6, 6-2, 6-2.

Ora Sinner dovrà affrontare Novak Djokovic che accede alla semifinale di Wimbledon. Il serbo, numero 2 del mondo e del tabellone, ha infatti superato il russo Andrej Rublev, numero 7 Atp e settima testa di serie, in quattro set con il punteggio di 4-6, 6-1, 6-4, 6-3, in 2 ore e 51 minuti.

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