Charles Leclerc, un silenzio imbarazzante: esplode un altro caso in Ferrari
Se Andrea Stella e la McLaren hanno fatto festa a Silverstone, con il secondo posto di Lando Norris e il quarto di Oscar Piastri, non si può dire lo stesso della Ferrari, che si risveglia bruscamente dopo l’ottima prova in Austria. La realtà è che le rosse non avevano passo. Lo ha dimostrato Sainz (10°), che al di là dell’errore in difesa su Sergio Pérez (6°), si è visto passare nel finale da Albon e Leclerc. Gli aggiornamenti portati in Austria non hanno funzionato su una pista con diverse curve in appoggio. Il Cavallino dovrà migliorare anche nella strategia: la prima sosta di Charles Leclerc al 19° giro, per coprire in marcatura l’undercut di George Russell (5°), è stata troppo anticipata. I due pit-stop finali lo hanno costretto a un mesto 9° finale, nonostante la partenza dal 4°. Emblmatico e imbarazzante il silenzio in team-radio dopo aver tagliato il traguardo.
Leclerc, fatale non aver fatto simulazione gara il venerdì
Una situazione che dunque cozza con gli enormi progressi fatti vedere dalla SF-23 nelle ultime gare. Il tracollo prestazionale è stato spiegato dal team principal Frederic Vasseur, che ha ammesso come la deludente prestazione nel GP della Gran Bretagna sia figlia di un clamoroso errore di valutazione commesso dal muretto di cui è al timone. Il francese ha infatti rivelato che, a causa delle FP2 saltate per un problema elettrico dalla sua SF-23, non sono stati raccolti tutti i dati necessari per mettere a punto la strategia migliore e così ci si è basati solo sui long run fatti con gomma soft nelle FP1, che hanno portato il team ad escludere l'utilizzo di quella mescola in gara e anche ad avere un approccio troppo conservativo con le altre mescole.
Vasseur: “Usare solo gomme medie e dure uno sbaglio, la Safety Car non ci ha aiutato”
"I problemi sono cominciati al venerdì: non abbiamo fatto la simulazione gara con Charles e abbiamo provato soltanto le soft sulla lunga distanza — ha detto Vasseur — Ci siamo spaventati per il degrado avuto e quindi abbiamo deciso di usare per la gara le medie e le dure. Ma anche con quelle mescole non abbiamo spinto, siamo stati troppo conservativi. Il degrado è stato molto minore di quello che ci aspettavamo. Poi abbiamo avuto sfortuna con la Safety Car. Abbiamo perso un paio di posizioni, ma il problema principale è stato il passo è stato troppo conservativo da parte nostra".
Vasseur ammette l’errore: “Prefissato un target sbagliato”
Il manager transalpino ha infatti rivelato che i target sul giro dati ai piloti erano troppo alti rispetto all'effettivo ritmo da tenere: "Abbiamo deciso di essere conservativi con tutte le mescole e non è stata la scelta giusta. Quando abbiamo messo le dure con Charles era semplice raggiungere il target che ci eravamo prefissati, ma non era un target buono — ha concluso Vasseur — Senza Safety Car avremmo concluso un paio di posizioni più avanti, ma comunque non era quello che ci aspettavamo e non era sufficiente per noi. Aver provato solo le soft venerdì ci è costato una fortuna. Avevamo paura del degrado e non conoscevamo quello di medie e dure. Questo ci ha fatto essere troppo prudenti in gara”.