Inter, la voce che ribalta il mercato: "Prende il largo sulle rivali"
Nonostante sia la squadra che ha finito la stagione più tardi, l’Inter è più avanti di tutte nel mercato. Sta sfruttando al meglio la permanenza dei dirigenti e la chiarezza della proprietà che, con tutti i suoi difetti, almeno è netta nel delineare il budget per gli affari, che è zero. Eppure sono già tre i nuovi arrivi e due i rinnovi di contratto. L’Inter sta guadagnando tempo, un bene preziosissimo nel calcio, in due sensi: sistemando quasi tutta la rosa prima del ritiro e inserendo giocatori giovani come Thuram (25 anni), Frattesi (23) e Bisseck (22) al posto di veterani come Dzeko (37), Brozovic (30) e D’Ambrosio (34). Difficilmente la rosa nerazzurra sarà nuovamente la più anziana della serie A e della fase finale della Champions League, come accaduto lo scorso anno.
Le idee sono chiare anche per quanto riguarda Onana. L’offerta dal Manchester United è finalmente arrivata ma l’Inter ha rifiutato perché 45 milioni sono pochi, ne servono 60 o non ci si siede nemmeno al tavolo. Se con Brozovic il club nerazzurro si è dimostrato flessibile, con il portiere invece non lo è affatto, e anche questo dimostra come le idee siano chiarissime. Il croato era nel piano cessioni per via del suo ingaggio da oltre 7 milioni netti più che per il gruzzolo che avrebbe portato nelle casse (18 milioni), mentre il portiere, che ne guadagna “solo” 3 a stagione, garantirebbe un incasso e una plusvalenza corposi, essendo arrivato a zero un anno fa. Ma è anche ritenuto più importante, Onana, non avendo un sostituto in rosa come sarà Calhanoglu per Brozovic.
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PREZZO GIUSTO?
Il prezzo quindi lo fissa l’Inter e da lì non ci si muove, come è giusto che sia: una prova di forza. Il club nerazzurro è passato alle cose formali, ieri, come se volesse lanciare un segnale alle contendenti della serie A. Prima ha accolto Frattesi per le visite mediche e la firma sui contratti, assicurata in pubblica piazza dal dg del Sassuolo Carnevali («Aveva scelto l’Inter, ma la trattativa non è stata facile»). Il contratto per la mezzala è un quinquennale a 2,8 milioni netti a stagione, la maglia scelta è la numero 16 e l’ufficialità arriverà oggi, visto che ieri altri annunci hanno rubato la scena. L’Inter infatti ha comunicato i rinnovi di Bastoni fino al 2028 e di Calhanoglu fino al 2027. Entrambi erano in scadenza nel 2024, quindi entravano nella zona di rischio.
SESTO CENTROCAMPISTA
Archiviare questioni del genere è spesso molto più importante che ingaggiare qualche campione, e lo dimostra Skriniar. Se la squadra non viene destabilizzata durante l’anno, guadagna punti, è matematico. A proposito di idee chiare, lo è anche Samardzic, per cui l’interesse resta. Nei pensieri di Ausilio e Marotta è l’ideale sesto centrocampista della batteria, al posto del rientrante dal prestito Fabbian che sarebbe tutto da testare. Resta una trattativa proprio perché quest’ultimo piace all’Udinese e potrebbe diventare una contropartita («Serve un’offerta indecente», precisa Balzaretti, dt dei friulani), a patto di raccogliere soldi da Onana o da Gosens, altro candidato alla partenza, ma solo in caso di offerte da 18 milioni. Le rivali dell'’Inter sono in ritardo soprattutto per via dei cambiamenti in dirigenza. Napoli, Milan, Lazio e Juventus hanno cambiato direttore sportivo e dovuto rivedere i piani impostati dai predecessori. I rossoneri provano a recuperare terreno spingendo su Pulisic: l’offerta al Chelsea sarebbe stata alzata fino a 22 milioni e i rapporti sono buoni visto l’affare Loftus-Cheek. Entro la fine della settimana la questione per i rossoneri potrebbe essere già risolta.
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