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Leclerc umiliato da Verstappen: la frase rubata nel retropodio

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È un cannibale Max Verstappen. E lo ha confermato anche nell’ultimo GP d’Austria dove, non contento del punto mancato per il giro veloce, ha montato le gomme Soft nel finale per rubare il punto addizionale così al compagno Sergio Pérez. Una decisione di fermarsi ai box che non è stata ben accolta dalla Red Bull (che non voleva farlo fermare), ma comunque un rischio calcolato dato che in quel momento il vantaggio sul più immediato inseguitore, cioè Charles Leclerc, era intorno ai 24 secondi. Ed è per questo motivo che, nonostante abbia avuto la conferma dei miglioramenti alla SF-23 e abbia disputato la miglior gara stagionale, Charles Leclerc non era soddisfatto al 100% di quanto emerso dalla corsa del Red Bull Ring.

 

 

 

La frecciata di Verstappen nella cooling room 

E per di più, il monegasco si è dovuto beccare la frecciatina di Verstappen nella cooling room, che fa capire l’amarezza provata dal 25enne di Monte Carlo per non poter lottare alla pari con quel Max con cui battagliava ai tempi dei kart e fino a metà della scorsa stagione. Quando i due si sono ritrovati nel retropodio infatti, analizzando la gara, il pilota Red Bull ha evidenziato la competitività ritrovata dalla SF-23 lasciandosi andare ad un "eri vicino" riferendosi al ritmo tenuto dal monegasco.

 

 

 

Leclerc, sentendosi quasi preso in giro da ciò che aveva appena affermato l'olandese, ha reagito con un sorriso amaro chiedendo al rivale se stesse scherzando. A quel punto il pilota Red Bull ha spiegato che si stava riferendo al degrado delle gomme e non alle prestazioni della vettura, trovando così un punto d'incontro tra le sue percezioni e quelle del monegasco.

 

 

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