Milan, "pieni poteri": per Stefano Pioli adesso cambia tutto
Il Milan risponde dopo le tre notizie che hanno lasciato il malumore ai tifosi: l’addio di Ibrahimovic, la rinuncia a Maldini, la cessione di Tonali. I rossoneri sono andati subito sul mercato, con la figura dell’amministratore delegato Furlani, etichettato finora come alto manager della finanza, in quella di aspirante protagonista del calciomercato. Il budget di 35 milioni di euro, che lui stesso aveva imposto al d.t. Maldini e al d.s. Massara prima del benservito comunicato loro dal proprietario Cardinale, adesso non esiste più: non solo per via degli 80 milioni incassati per Tonali dal Newcastle (va scalata la percentuale dovuta al Brescia) a cui si aggiungerà il 10% sulla futura rivendita, ma anche per volontà diretta dell’ex portfolio manager del fondo Elliott, che ha completa autonomia sulla campagna acquisti e sta giocando la sua sfida personale col passato prossimo.
Kessie, già finita al Barcellona? Che fine fa l'ex "presidente" del Milan
Pioli sempre più figura all’inglese
Intanto anche Pioli è sempre più al centro del mercato, come ricorda La Repubblica nel suo articolo. Pioli dispensa ottimismo nel suo staff, spiegando che la squadra in costruzione sarà comunque all’altezza anche della Champions, malgrado la terza fascia al sorteggio. L’allenatore, senza Maldini e Massara (e senza Ibrahimovic), avrà poteri quasi assoluti a Milanello, nella gestione del gruppo e non solo. Sarà quasi un tecnico all’inglese, il che accresce parecchio le sue responsabilità e l’attesa per le sue parole al raduno del 10 luglio. Il timore dei tifosi è comunque che uno tra il portiere Maignan e il terzino d’attacco Hernandez, i pilastri con Leao, finiscano sul mercato. Con il budget ricavato dalla cessione di Tonali, i tifosi del Diavolo sperano che l’addio di Sandro basti e avanzi per non dar via altri pezzi grossi.
Altro colpaccio a parametro zero: rivoluzione-Milan, chi arriva sulla fascia