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Haaland umilia il bambino: "Foto? Sì, ma copriti"
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Campione d’Europa con il Manchester City e punta dai numeri pazzeschi, soprattutto nell’ultimo periodo. Per Erling Haaland è un momento d’oro, tanto da fare incetta di trofei e di riconoscimenti personali in Premier League. Con la Norvegia il bilancio non è stato molto positivo, ma sulle copertine il centravanti nelle ultime ore ci è finito anche per un episodio curioso, immortalato in un video che ha fatto il giro di web e social. È stato braccato da alcuni piccoli tifosi: gentilissimo non ha negato foto e autografi, ma a un ragazzino ha tirato le orecchie. Perché il giovanissimo in questione si era presentato all'appuntamento con la maglia del Manchester United.
Haaland e la maglia dello United coperta a un tifoso
Il piccolo tifoso gli ha chiesto una foto. La risposta è stata affermativa. Ma prima di scattarla Haaland dice: "Aspetta". Il bomber mette la sua mano sullo stemma del Manchester United, lo copre e poi dà il permesso per scattare la fotografia. Un bel sorriso e via. Tutti contenti. Ma il derby è sempre derby. E dopo essere andato via l'attaccante (classe 2000) al bimbo dice: "Comprati un'altra maglia". Magari la sua, quella con il numero 9 del Manchester City.
L’ex compagno Solbakken: “Haaland mi ha detto di sorridere...”
Intanto l’attaccante della Roma, Ola Solbakken, si è raccontato in un’intervista a Attenposten, nel corso della quale l’ex Bodo ha parlato del suo legame con l’amico e compagno di nazionale Haaland, e per prima cosa ha raccontato cosa gli abbia detto la punta del City quando, al 58′, è stato sostituito contro Cipro. Solbakken aveva segnato, si sentiva bene, voleva restare ancora in campo e quindi al momento del cambio stava uscendo con la faccia scura: “Ma Haaland mi ha detto che in fondo stavano per iniziare le mie vacanze e ha aggiunto che dovevo sorridere”. Detto, fatto. Con la punta del City, “parliamo spesso e i suoi suggerimenti sono preziosi per me”. Anche perché Solbakken è un perfezionista assoluto: “Ho sempre saputo che per emergere bisogna essere fisicamente a posto. Ci sono cose che non puoi controllare e altre invece dove dove puoi incidere".
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