Matteo Berrettini, rumors drammatici: "Sta dilapidando tutto. E..."
Almeno Nicola Pietrangeli gli ha potuto dare una bella botta di ottimismo (si fa per dire), dopo gli ultimi mesi da incubo vissuto da Matteo Berrettini: “È bello, ricco e famoso, guadagna un sacco di soldi, sta dilapidando tutto e non si rende conto della fortuna che ha. A me sinceramente non fa pena — le sue parole —. Solo lui sa quando potrà tornare a giocare. Spero che la voce che circola, ovvero che stia pensando di smettere, non sia vera: sarebbe un dramma per lui e per il tennis italiano”. Per Matteo, quello che è certo, escluse le voci di un ritiro, è che l’ultimo anno è stato da incubo, viziato anche dalla sfortuna. Da quel Wimbledon 20221che poteva essere la sua definitiva consacrazione, ha poi avuto il Covid prima di giocare quello del 2022, iniziando il suo percorso del tutto negativo. Che poi sia ricco e famoso se l'è soltanto guadagnato con sacrificio, anche se però in effetti è l'altra faccia del problema.
Berrettini, la iella e le lacrime di Stoccarda
Il Giornale ha ricapitolato in un articolo proprio i problemi di Berrettini, parlando di Stoccarda. Berrettini si ritira a maggio a Monte Carlo, lasciando il Principato con l'ennesimo magone e quei muscoli che pungono. Ha un fisico che non regge più la sua forza, dalta il resto della stagione sul rosso, poi si ripresenta appunto sull'erba tedesca. Così la stesa al primo turno presa dall'amico Sonego alimenta i dubbi e soprattutto moltiplica le lacrime mentre esce dal campo. Fa impressione, lui “ricco, bello e famoso” che piange come un ragazzino sconfitto al torneo del circolo.
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Berrettini, Wimbledon un miracolo
Un tennista con un mondo che gira attorno, tra coach, manager, famiglia, medico, preparatore, mental coach. Trovare la quadra, soprattutto quando c'è da perdere punti in classifica e denaro, non è facile. Vederlo ora a Wimbledon sarebbe un miracolo, e una follia, e forse alla fine dovrebbe pensarci proprio solo Matteo: se davvero da quel malanno si guarisce ripartendo da zero, prima che diventi cronico, allora stia fermo qualche mese e si ripresenti a gennaio. E la Satta non c’entra.
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