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Silvio Berlusconi, "forza Inter!": dal passato spunta una lettera impensabile

Fabrizio Biasin
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Sapessi com’è strano, sentir parlar l’Ernesto, di Silvio, a Milano. La metrica è andata a farsi benedire, ma il senso c’è eccome. Alla serata andata in scena giovedì in onore dei 58 anni della sua azienda, l’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini ha radunato la bellezza di 400 persone- tra gli altri gli ex calciatori nerazzurri Beppe Baresi, Aldo Serena e Nicola Berti, ma anche i cantanti Fausto Leali, Gianna Nannini e Nicola Di Bari, oltre al direttore di Libero Alessandro Sallusti, Beppe Marotta, Alessandro Antonello, Paolo Scaroni, Massimo Moratti e molti altri e raccontato meravigliosi aneddoti.

Il più bello? Quello dedicato a Silvio Berlusconi. Così Pellegrini: «Da presidente dell’Inter mi ero assicurato l’acquisto di Bergkamp, considerato il più forte giocatore al mondo, e di un altro olandese, Jonk, e poi gli italiani Paganin, Festa e Dell’Anno. Eravamo una corazzata. Eppure il club non andò bene in campionato (13° posto ndr) ed io, nonostante la vittoria della Coppa Uefa, entrai in crisi. Berlusconi, che era diventato da poco presidente del Consiglio, mi inviò una lettera di “soccorso”, vergata a mano, dove esprimeva tutta la sua amicizia e vicinanza». Quindi il colpo di scena: «...La lettera si chiudeva con “viva l’Inter”». 

 

Era il giugno del 1994. In fondo non c’è da stupirsi, per il Cav il successo personale è sempre stato la Stella Polare, ma non se associato alle difficoltà degli altri, soprattutto se “gli altri” erano i “cugini”. Applausi a volontà e spazio alla cena “griffata” Chicco Cerea, chef di Da Vittorio legato sia ai Pellegrini che ai Berlusconi. Quindi la musica, con la Nannini che si è esibita sulle note di America, I maschi, Bello e impossibile, Meravigliosa creatura, Sei nell'anima e La prima cosa bella in omaggio a un commosso Nicola Di Bari. Silvio avrebbe gradito.

 

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