Frattesi, big pronte a tutto per prenderlo: chi può firmarlo subito
Tutti vogliono Davide Frattesi ma Davide Frattesi, sapendo di essere desiderato, non è che voglia proprio tutti. Dal ritiro della Nazionale, dove si candida come alter ego di Barella, ha indicato a quale squadra intende concedere la mano: deve disporsi con un centrocampo a tre, in modo che sia previsto il ruolo di mezzala a lui congeniale; deve imporre il proprio gioco piuttosto che rompere quello altrui; deve essere italiana per evitare di saltare un gradino nell'ideale parabola professionale. Le uniche formazioni che rispondono a tutte e tre le caratteristiche sono il Napoli, la Lazio e l'Inter. Perché la Roma di Mourinho, che lo ha cercato con insistenza in passato visto che incasserà il 30% della vendita del Sassuolo, gioca con due mediani, così come il Milan. La Juventus di Allegri, invece, preferisce la difesa all'offesa e non disputerà la prossima Champions, condizione non citata pubblicamente da Frattesi ma assai gradita, altrimenti che passo in avanti è?
ASSALTO INTER
Delle tre candidate, l’unica interessata al gioiello del Sassuolo al punto di uscirci a cena per discuterne è l’Inter. Ed è anche quella che sembra avere in mente il giocatore, se non altro per l’ammirazione nei confronti di Barella. In effetti, l’interista è il prototipo a cui Frattesi più si avvicina: tecnicamente sopra la media, forte di gambe, capace di coprire ampie porzioni di campo. Ma i motivi per cui tutti lo vogliono sono anche altri. Prima di tutto è integro fisicamente. Non si fa male durante l’anno nonostante sia un giocatore dall’alto dispendio energetico (9,9 chilometri di media). Ha disputato l’85% dei minuti disponibili e, nelle quattro stagioni tra i grandi, non è mai andato sotto le 36 presenze in campionato: 37 nel primo biennio in B con Empoli e Monza, 36 nel secondo biennio al Sassuolo, dove ha peraltro alzato il minutaggio complessivo oltre i 2800’, segnale di un’ormai affermata titolarità.
Nell’epoca in cui è obbligatorio ridurre gli ingaggi, i club vogliono rose più corte ma anche, di contro, giocatori capaci di sopportare un alto numero di partite. Frattesi le garantisce anche perché non si fa ammonire più di tanto, contrariamente a quanto possa suggerire la sua intensità: solo 4 gialli in stagione, due in meno rispetto alla scorsa. In questo è migliorato prima di Barella. Anche sul resto è in costante crescita. A 23 anni gioca meglio di quando ne aveva 22, e via dicendo. Vuol dire che è predisposto all’apprendimento. Offre anche l’altro numero che conta, quello dei gol: sette quest’anno dopo i 4 della prima stagione in A e i 13 nel biennio in B e i 4 in 9 presenze con la Primavera del Sassuolo, dove era fuori scala. Ancora: non pretende di essere titolare al primo anno in una grande. Vuol dire che è umile e consapevole di quanto debba ancora fare. Infine, il Sassuolo per lui chiede 35 milioni, molti soldi per il mercato italiano, ma è disposto ad inserire contropartite tecniche di valore (l’Inter propone Mulattieri o Fabbian) e cerca sempre di accontentare i suoi giocatori. Allora se tutti vogliono Frattesi e Frattesi vuole essere ceduto, l’equazione è quasi completa. Resta la variabile: a chi? Un sospetto c’è.