Antonio Conte: "Ecco cosa cerco". Rotti gli indugi: pronto il ritorno in Italia
Una stagione controversa col Tottenham, ma che non ha impedito ad Antonio Conte di ricevere un premio in occasione del ‘Timone d’Oro’ ad Arezzo, in Toscana. Proprio dove il tecnico pugliese aveva iniziato la sua carriera da allenatore, dopo la prima esperienza da vice a Siena nella stagione 2005-06. In occasione dell’evento, l’ex tecnico di Juve e Inter si è espresso su un possibile ritorno in panchina: "La voglia di allenare c'è sempre, altrimenti mi dovrei guardare dentro e pensare di non fare più questo mestiere — ha detto — Non ho comunque il bisogno spasmodico di avere una panchina, ma se dovesse capitare qualcosa di importante e serio lo prenderei in considerazione. Cerco qualcosa che mi dia uno stimolo, sia in Italia che all'estero".
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L’esperienza al Tottenham: “Strade divise perché qualcuno si accontentava”
L'allenatore ha poi analizzato cosa non ha funzionato nell'ultima esperienza in Premier League: "Ci sono state cose positive e altre meno. Abbiamo fatto il massimo e dato tutto quello che avevamo. Quando sono arrivato la squadra era ottava/nona, ma siamo comunque arrivati in Champions. Poi quest'anno, con la squadra quarta, ho deciso di dividere la mia strada con quella del Tottenham, qualcuno si accontentava".
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Conte su Berlusconi: “Un visionario”
Un ricordo Conte lo ha lasciato anche su Silvio Berlusconi, scomparso lunedì a 86 anni:"È stato un visionario — le parole dell’allenatore — Tutte le cose che si è messo a fare le ha fatte sempre ad altissimo livello e alla guida del Milan è stato straordinario. Lui e Adriano Galliani hanno provato a portarmi al Milan in passato. Per me questo è motivo di orgoglio e soddisfazione perché parliamo di due persone che mi hanno sempre apprezzato. Come io ho sempre apprezzato loro". Finale su Spalletti: "Complimenti ai calciatori del Napoli, a Luciano e al club. Vincere a Napoli non è facile e Spalletti ha fatto qualcosa di importante".