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Ibrahimovic, la sua ombra sul Milan: club nel caos, girano voci impazzite

Federico Strumolo
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Il Milan era consapevole che allontanando Paolo Maldini avrebbe suscitato una reazione forte da parte dei tifosi, ma forse aveva sottovalutato la rivolta dei giocatori rossoneri. Uno dopo l’altro i pupilli dello storico capitano milanista si stanno schierando a sostegno dell’ex direttore dell’area tecnica. Il primo è stato Rafael Leao, scatenato tra tweet, storie e post di Instagram, seguito a ruota dal portierone Mike Maignan, dal capitano del futuro Sandro Tonali e ancora da Fikayo Tomori, Yacine Adli, Alessandro Florenzi, fino all’altra stella della rosa Theo Hernandez. «Triste dover dire addio a qualcuno che si è fidato di me e mi ha aiutato a diventare il giocatore che sono oggi. Ti auguro il meglio e che la vita ci riporti insieme», scrive il terzino sinistro francese, concludendo il suo messaggio sui social con un #SempreMaldini che raffigura alla perfezione il sentimento di tifosi e giocatori.

 

 

 

Insomma, adesso il compito più difficile per il numero uno di RedBird Gerry Cardinale, ma anche per l’amministratore delegato Giorgio Furlani e per Geoffrey Moncada, il quale erediterà il ruolo di Ricky Massara (ieri l’addio ufficiale con un comunicato del club) da direttore sportivo, sarà riconquistare tanto lo spogliatoio quanto il tifo. Una missione, tra l’altro, da portare a termine al più presto, anche perché c’è già chi sostiene che qualche elemento di spicco della rosa del Milan possa chiedere la cessione in questa sessione di calciomercato.

 

 

 

MOSSA A SORPRESA

Attenzione, allora, alla possibile mossa a sorpresa della proprietà americana che, come già raccontato da Libero, potrebbe subito richiamare la leggenda Zlatan Ibrahimovic, questa volta non più per stare agli ordini del tecnico Stefano Pioli, ma con un ruolo dirigenziale. D’altronde quale figura migliore per convincere la piazza rispetto a colui che dal suo ritorno a Milano nel dicembre del 2019 ha rappresentato uno straordinario punto di riferimento per giocatori e tifosi? Difficile dire oggi se Ibra tornerà davvero al Milan, ma la sensazione è che Cardinale un tentativo lo farà. Chi conosce Zlatan, comunque, sa che il quarantunenne di Malmö, appesi gli scarpini al chiodo dopo ben ventiquattro annidi carriera tra i professionisti, vuole riposarsi questa estate e prendere una decisione sul suo futuro solamente terminate le vacanze. Complicato pensare che Ibra possa scegliere la carriera da allenatore, più probabile un ruolo dietro la scrivania, magari proprio a Casa Milan.

 

 

 

Nell’immediato, invece, la mossa più semplice per far pace con i tifosi sarebbe regalare qualche acquisto sul mercato. Sebbene ci siano ancora dubbi sul budget messo a disposizione da RedBird, tra chi parla di soli 35 milioni di euro e chi si spinge fino a 60, sembra ormai fatta per l’arrivo a parametro zero di Daichi Kamada, 26enne trequartista giapponese, mentre potrebbe presto infiammarsi la trattativa con il Chelsea per Christian Pulisic, 24enne attaccante statunitense. Si può provare a ricucire così il rapporto con i tifosi, ma quel che è certo è che la strada verso la pace sarà lunga e tortuosa. Ad oggi il mondo rossonero è tutto dalla parte di Maldini.

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