Milan, "i primi due colpi" di Furlani e Moncada? Lo sconcerto dei tifosi
L'addio improvviso nei tempi e nei modi di Paolo Maldini e Ricky Massara complica e non poco il calciomercato del Milan, proprio come accaduto un anno fa con la trattativa per il rinnovo dei due dirigenti che bloccò tutto per un mese. Anche stavolta il rischio è quello di partire in ritardo, con l'ad Giorgio Furlani e il capo scouting Geoffrey Moncada chiamati in causa in maniera diretta nella gestione delle trattative. Un peso maggiore lo avrà anche mister Stefano Pioli. Congelati per ovvie ragioni i "colpi" già studiati da Maldini-Massara, dal giapponese Kamada che sarebbe dovuto arrivare a zero dall'Eintracht Francoforte in questi giorni, e soprattutto l'inglese Loftus Cheek di cui i due stavano parlando con il Chelsea (ora si parla di "sorpasso" Lazio).
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Le strategie, forse, cambieranno in corsa. Uno dei primi grattacapi è l'addio passato in sordina di Brahim Diaz: il Real Madrid lo ha riportato a casa, il Milan non ha voluto trattare l'acquisto dopo 3 anni di prestito. Serviva una ventina di milioni, Maldini era scettico. Meno, evidentemente, Pioli, che sull'ispano-marocchino ha sempre contato parecchio (anche a fronte dei mugugni dei tifosi) apprezzandone oltre alle qualità tecniche anche l'applicazione tattica e lo spirito di sacrificio che talvolta ne ha minato l'efficacia offensiva.
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Ora il Milan si ritroverà a dover cercare per forza due o tre (se non quattro) elementi offensivi di peso, considerati l'addio di Ibrahimovic e quelli possibili di Origi e Rebic. Senza contare De Ketelaere, che molti hanno definito essere una delle "cause" del siluramento di Maldini.
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Secondo Gazzetta dello Sport, sul taccuino di Furlani e Moncada sarebbe ricomparso Christian Pulisic, 24enne trequartista americano (come il presidente Gerry cardinale) ma con passaporto croato un po' in crisi sempre al Chelsea dopo l'esplosione al Borussia Dormund. Contratto in scadenza nel 2024, stipendio non pesantissimo. E soprattutto, possibile appeal presso il pubblico a stelle e strisce, argomento che forse interesserà più a RedBird che a Pioli. Diverso tipo di giocatore è invece Marcus Thuram, figlio dell'ex Parma e Juve Lilian, attaccante della Nazionale francese e del Borussia Moenchengladbach. Contratto in scadenza, piaceva anche all'Inter e ora sulle sue tracce ci sarebbe anche il Psg. Maldini diceva sempre: "Non facciamo aste". Ma ora, forse, è un'altra storia. Di certo, però, né Pulisic né Thuram Junior sono i nomi che possono scaldare i cuori dei tifosi milanisti raggelati dal vuoto creato da Zlatan e Paolo, e sui social le critiche feroci alla proprietà già si sprecano.