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Milan, spunta il documento che spiega tutto: perché Maldini è stato cacciato

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I ribaltoni in casa Milan potrebbero non essere finiti con la cacciata di Paolo Maldini e del suo braccio destro Frederic Massara. Gerry Cardinale li ha silurati in circa mezz’ora: non ci sarebbe stato alcun confronto, semplicemente il proprietario avrebbe comunicato a entrambi la fine del rapporto per divergenze di vedute sul futuro del club. Maldini avrebbe voluto una campagna acquisti importante, mentre Cardinale preferirebbe puntare su talenti da coltivare in casa. 

 

 

Inoltre l’ex capitano rossonero paga per gli errori commessi un anno fa in sede di calciomercato. Tra De Ketelaere, Adli, Origi, Vranckx, Thiaw e Dest sono stati spesi circa 50 milioni e soltanto il difensore tedesco è diventato un elemento importante della rosa, almeno nell’ultima parte di stagione. Tutti gli altri hanno fatto flop, alcuni in maniera eclatante: De Ketelaere è stato l’acquisto più costoso e ha portato in dote 0 gol e 1 assist in 40 presenze; Dest è stato deleterio; Adli e Vranckx non si sono praticamente mai visti; Origi ha deluso con appena 2 gol in 36 presenze. 

 

 

I nuovi acquisti hanno quindi condannato Maldini, o almeno hanno contribuito al suo siluramento. L’ex capitano e Massara avevano un contratto fino a giugno 2024 e verranno sostituiti con una riorganizzazione interna. Il problema è che l’addio di Maldini è stato preso male dallo spogliatoio, e in particolare dai calciatori più importanti: non è escluso che qualcuno possa chiedere la cessione, così come sembra in bilico la panchina di Stefano Pioli. 

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