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Milan, Leao reagisce così alla cacciata di Maldini: viene giù tutto?

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Una faccina con lo sguardo perplesso, forse sconcertato: ecco la reazione su Twitter di Rafa Leao, che riassume al meglio il clima che si respira dentro al Milan e tra i tifosi rossoneri. Nella tarda sera di lunedì arriva la semi-ufficialità: Paolo Maldini e Ricky Massara, i responsabili dell'area sportiva e del mercato del club, sono stati licenziati in tronco dalla proprietà americana di RediBIrd, poche ore dopo aver avuto un confronto "molto teso" con il proprietario Gerry Cardinale

 

 



Una tensione latente, quella tra Maldini e la proprietà, che va avanti da mesi. Subito dopo lo scudetto, con il club appena passato di mano dal Fondo Elliott a RedBird, la bandiera rossonera aveva chiesto un mercato importante e investimenti di peso. Segue un mese di trattativa tesissima per il rinnovo del contratto suo e di Massara. Fumata bianca tra mille difficoltà e senza troppo entusiasmo. Quindi 12 mesi particolarmente movimentati, con un mercato difficile partito in ritardo, il "colpo" De Keteleare rivelatosi un buco nell'acqua al costo di 35 milioni di euro (praticamente il 75% del budget a disposizione) e messo ora in conto a Maldini stesso, con una squadra alla prova dei fatti se non indebolita (dalla partenza di Kessie a zero) sicuramente non adeguatamente rinforzata per sostenere un campionato di vertice e la Champions League. Lo ha ammesso lo stesso Maldini subito dopo il derby di semifinale perso contro l'Inter, di fatto mettendosi con un piede sul baratro. 

 

 



Il problema, per il Milan di Cardinale, è che Maldini era gran parte della società: curava lui i rapporti con la squadra, era l'ombrello protettivo anche a livello di immagine e mediatico, ha avuto un ruolo fondamentale (come Pioli e come Ibrahimovic) nell'arrivo e nella maturazione di giocatori ancora acerbi come Theo Hernandez o lo stesso Leao. Pochi giorni fa, Maldini e Massara posavano sorridenti con il portoghese per il rinnovo di contratto fino al 2028 dopo una estenuante telenovela.

 

 

 

Ora, su Twitter, sono migliaia i commentatori italiani e stranieri che chiedono a Rafa di lasciare i rossoneri, considerati un club allo sbando e senza futuro. Barcellona. Real Madrid, i due club di Manchester, Parigi, tutti ai suoi piedi confidando in una "botta di delusione". Mentre i milanisti gli implorano, allarmati, di restare. Almeno per quest'anno. 

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