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Mourinho, un terremoto: "Affare quasi fatto", chi lo scippa alla Roma

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"Ho parlato con i miei capitani, loro mi hanno chiesto se resterò ma a loro ho detto la verità. Non ve lo diranno, ma sanno perfettamente quello che penso. Con l'Inter avevo fatto tutto con il Real, qui non ho contatti con altri club. Ora penso solo a noi noi noi". Così ha parlato José Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League tra Roma e Siviglia, persa poi dai giallorossi contro gli andalusi ai calci di rigore. L'allenatore portoghese ha risposto così alla domanda sul suo futuro, che da diverse settimane si parla sempre di più di una sua partenza in vista della prossima stagione.

 

 

 

Dal Brasile: Mourinho vicino al Psg

Secondo Paulo Vinicius Coelho di UOL, però, José Mourinho si prepara a diventare l'allenatore del Paris Saint-Germain. La trattativa dovrebbe decollare dopo la finale di Europa League: se il portoghese dovesse vincere la coppa, scriveva il giornalista, le possibilità di vederlo a Parigi il prossimo anno "sarebbero il 110%" e se dovesse perdere calerebbero all’80%, ma comunque si tratta di una trattativa che in molti danno per certa. Com'è andata a Budapest è noto: ora si tratta di attendere.

 

Pinto: “Lavoro non si può valutare in base al risultati di una finale”

In merito al futuro di Mourinho ha parlato anche il general manager della Roma, Tiago Pinto, che al media portoghese Sicnoticias ha dichiarato: "Il nostro lavoro non si può valutare in base al risultato di questa finale. Abbiamo ancora molto da fare per questo club. Sappiamo che il calcio a volte presenta delle sorprese e che non possiamo mai garantire al 100% quello che succederà in futuro, ma da parte mia l’intenzione è quella di proseguire il lavoro insieme. Mou è una persona molto esigente, che nonostante abbia 60 anni e 26 titoli continua a lavorare con la stessa ambizione e motivazione di quando aveva 30 anni".

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