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Mourinho, che fine fa la sua medaglia: Roma-Siviglia, un gesto clamoroso

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Il ritiro della medaglia, la consegna a un giovane fan, che potrà dire di aver ricevuto da José Mourinho la medaglia per il secondo posto. Una scena che ovviamente non è passata inosservata e che in un primo momento è apparsa come un brutto gesto nei confronti del premio riservato ai secondi classificati. Al pari dei giocatori, anche per José Mourinho è stata una finale intensa quella contro il Siviglia. Una vera e propria maratona sulle montagne russe con una altalena di emozioni infinita. Nella partita più lunga di sempre (ben 146 minuti di gioco effettivo), culminata con gli errori dal dischetto giallorossi (di Mancini e Ibañez) che sono costati l'Europa League, si è logorato nel profondo il portoghese, che ha provato di tutto per spingere oltre l'ostacolo i suoi. Purtroppo nessuno nulla ha potuto di fronte ad un Bono quasi insuperabile.

 

 

 

 

Mourinho, tutti i gesti di una finale tiratissima

E se nei 120 minuti ed oltre sono stati i calciatori a prendersi la scena a vario titolo, una volta arrivato il verdetto è stato Josè Mourinho a prendersela a sua volta. Prima con un commovente discorso ai propri giocatori, poi con un giro di campo con le lacrime agli occhi e conseguente standing ovation da parte anche dei tifosi avversari. Infine anticipando i protocolli della cerimonia, prendendosi la medaglia e andandosene via con passo spedito e fare corrucciato. Il futuro nella Capitale, però, è ancora incerto: “Vorrei rimanere — le sue parole — ma nella condizione di poter dare anche di più, lottare per qualcosa in più. La prossima stagione non giochiamo la Champions? Paradossalmente è una buona notizia, perché non lo siamo ancora come squadra”.

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