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Mourinho insulta l'arbitro di Siviglia-Roma nel parcheggio

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"È stato un fottuto disastro, una vergogna". Josè Mourinho non trattiene la rabbia al termine della finale di Europa League tra la sua Roma e il Siviglia. Alla fine, a Budapest, l'hanno spuntata ancora una volta gli spagnoli, veri e propri dominatori dell'albo d'oro del secondo torneo continentale, ma i giallorossi recriminano per quanto accaduto nei 120 minuti di gara. Tanta sfortuna, ma soprattutto una gestione deficitaria da parte dell'arbitro, l'inglese Taylor.

 

 

 

Un rigore negato per un netto mani in area andalusa, qualche cartellino pesante non dato ai sivigliani, soprattutto molti, troppi fischi contestati e giudicati da Mou e dalla sua panchina a senso unico. Dopo la lotteria dei rigori che ha stroncato i sogni europei della Roma, Mou è apparso distrutto moralmente, svuotato, quasi a un passo dalla resa e dall'addio alla Capitale. Nell'area del parcheggio, nel ventre della Puskas Arena, ecco però lo Special One che è passato alla storia del pallone degli ultimi 20 anni: polemico, appuntito, incontenibile. 

 

 

 

Passeggiando nervosamente tra auto e pullman, in attesa di fare ritorno in Italia, il mister portoghese si ritrova davanti per caso la terna arbitrale e parte lo show: in un misto tra italiano e inglese, inveisce contro di loro: "Una vergogna, una fot***a disgrazia". A poco serve l'intervento del designatore arbitrale Uefa Rosetti, italiano, che cerca di placarne la trance agonistica. Josè non le manda a dire.

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