Il debutto di Jannik Sinner a Roma è andato liscio come l’olio: il tennista azzurro ha impiegato 80 minuti scarsi per sbarazzarsi di Kokkinakis, battuto per 6-1, 6-4. Fin dai primi scambi era chiaro l’indirizzo della partita, con Sinner che nel primo set non ha lasciato neanche le briciole all’australiano, campione Slam di doppio ma non certo un fenomeno sulla terra. A fare notizia più che la partita sono stati gli spalti deserti del Centrale.
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All’ombra dei marmi del Foro Italico, laddove 63 anni fa si è disputata l’edizione più romanti...Colpa della politica di prezzi degli organizzatori, che si sono tirati la zappa sui piedi: mentre Sinner offriva una prestazione solida davanti a pochi spettatori, sul Pietrangeli c’era praticamente il tutto esaurito per vedere Strycova, che probabilmente molti dei presenti non sapevano neanche chi fosse prima di oggi. È quindi chiaro che il deserto del Centrale si spiega con i prezzi troppo alti per vedere una partita dallo scarso appeal e dall'esito già scritto. Di certo i tanti tifosi presenti al Foro Italico avrebbero seguito volentieri Sinner, ma a certi prezzi non ne valeva la pena.
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“Se fossi allenatore che farei giocare la mia squadra? Aggressiva, come il mio stile sul campo da tennis, non cono...Tornando al match, Jannik ha vinto senza alcun problema, come testimonia il fatto che non abbia concesso neanche una palla break e abbia perso appena tre punti al servizio. “Sono molto contento del mio servizio - è stato il suo commento a caldo - sono molto felice di essere qui tra la gente che canta il mio nome. Sono arrivato abbastanza presto, ci siamo allenati bene e non vedevo l'ora di scendere in campo".