Inter, "Calhanoglu in panchina": tam-tam impazzito, cosa c'è dietro
Marcelo Brozovic o Hakan Calhanoglu? È l’unico dubbio che Simone Inzaghi deve risolvere in vista dell’euroderby di stasera, mercoledì 10 maggio, contro il Milan di Stefano Pioli. Secondo Prime Video, però, solo uno dei due scenderà in campo da titolare. In questo momento il croato è in vantaggio nelle gerarchie, ma non è da escludere la possibilità di vederli giocare entrambi titolari. Scelto anche l’attacco per il derby di Champions League, che sarà formato da Lautaro Martinez ed Edin Dzeko. Danilo D’Ambrosio dovrebbe recuperare per la panchina, mentre resta in dubbio la convocazione di Robin Gosens.
Dalmat: “Calhanoglu fuori dal 1’, impossibile togliere gli altri”
Non una bella notizia dunque, qualora fosse vera, per Calhanoglu, che contro la sua ex squadra ha un conto aperto dopo l’addio polemico di due estati fa. Il turco lasciò scadere il suo contratto, prima di scegliere l’Inter dopo la breve corte di Beppe Marotta. E nel derby di andata in campionato dello scorso anno, proprio in casa del Milan, segnò su rigore la rete del momentaneo vantaggio nerazzurro (il match finì 1-1). Insomma, il turco relegato alla panchina forse anche per sfuggire al massacro che gli riserverà la San Siro rossonera? Una contestazione continua che il turco ha mostrato in passato di soffrire. E anche l’ex Stephane Dalmat, in un’intervista ai microfoni di RadioNerazzurra, lo vede meglio in panchina dall’inizio: “Fossi in Inzaghi scegliere Brozovic, Barella e Mhkitaryan — dice —. Calha fuori perché uno deve starci, sono tutti molto forti, ma quello fondamentale è Brozovic. Dopo c’è Barella, che sta facendo una stagione straordinaria. Mhki è il più in forma. Mi spiace per Calhanoglu, ma quando hai una rosa così qualcuno deve stare fuori".
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Dalmat: “Inzaghi? Penso che ci sarà un cambio in panchina”
Sull’attacco poi Dalmat ha detto: “Se devo sceglierne due tra Lautaro, Lukaku, Leao e Giroud? Prenderei Lukaku e Lautaro. Anche se Leao mi piace molto, tra questi quattro giocatori è l’unico che può fare da solo la differenza, è veloce ed è capace di colpire in velocità, saltare l’uomo con i dribbling. Questa è la sua differenza rispetto agli altri”. E sull’atmosfera vissuta in quei derby del 2003, che poi mandarono il Milan in finale: “Tutti noi avevamo vinto qualcosa in passato. Cuper ci ha dato qualche indicazione sul Milan, ma lo conoscevamo già. Nella nostra testa sapevamo che bisognava vincere le due partite per arrivare in finale”. Infine un commento su Simone Inzaghi, che a fine anno potrebbe essere allontanato da allenatore nerazzurro: "Io penso ci sarà un cambio in panchina — conclude Dalmat — Quando perdi 11 partite e sei allenatore dell’Inter è difficile. Si salva perché in coppa Italia farà la finale, poi vediamo cosa succede se va in finale di Champions. Lì sarà un’altra cosa, perché si giocherà contro una grandissima squadra. Poi dipende dai soldi, se possono prendere un allenatore di grande esperienza. Altrimenti resta Inzaghi un altro anno".
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