Lewis Hamilton, addio Mercedes? "Non posso mentire..."
“La Red Bull? Non so quando la raggiungeremo. E mentirei se dicessi di non aver mai pensato a una carriera altrove. Ho iniziato la mia carriera in McLaren a 13 anni, mi piaceva pensarla come la mia seconda famiglia. Un giorno ho visto i piloti Ferrari sui maxischermi e ho cercato di immaginarmi vestito di rosso. Poi sono andato in Mercedes e ho pensato: ‘Questa è la mia casa’. Ora sono felice qui. Non abbiamo ancora firmato un contratto, ma ci stiamo lavorando”. Commenta così Lewis Hamilton in un’intervista a La Stampa, che dimostra comunque il suo amore per la Mercedes: “Quando hai cominciato un viaggio con delle persone, hai pianto e gioito con loro, le hai viste arrivare single e poi sposarsi e fare figli sei fortunato”.
Hamilton: “Leclerc potrà eccellere, Vettel quello con cui mi divertivo di più a gareggiare”
Per quanto riguarda gli avversari più veloci, “Alonso è forte, quando sono arrivato in McLaren era già due volte campione del mondo. Poi tra compagni di squadra ho avuto Button, anche lui molto esperto, e Rosberg, Bottas e Russell. In assoluto, il pilota con cui mi piaceva di più gareggiare è Vettel”. E su chi gli piace della nuova generazione dei Verstappen, Leclerc e Russell: “Hanno grande talento, tutto dipende dalla struttura che hanno intorno e dalle decisioni che prendono — aggiunge Hamilton a La Stampa — Verstappen ha già dimostrato il suo valore, Leclerc potrà eccellere, anche Russell sta facendo un grande lavoro, sempre pronto a imparare dalla mia esperienza e dagli ingegneri. È stato bellissimo vederlo vincere l'anno scorso in Brasile”.
Hamilton: “Gli ultimi giri di Abu Dhabi 2021? La cicatrice resta…”
L’ex ferrarista Felipe Massa, intanto, valuta con gli avvocati se fare ricorsi per il titolo 2008, perso a tre curve dalla fine proprio nei confronti di Hamilton, mentre i tifosi di Lewis, con una petizione, chiedono che le riconoscano il Mondiale 2021: “Con Felipe sono passati 15 anni, dico giusto? Non ne abbiamo mai parlato. I tifosi li ringrazio, sono meravigliosi. Gioiscono e soffrono con me. Li adoro”. Gli ultimi giri di Abu Dhabi, due anni fa, e il titolo perso contro Verstappen sono ancora nella mente dell’inglese: “È come la sofferenza del primo amore. Passa il dolore, ma la cicatrice resta. L'esperienza negativa mi ha aiutato a diventare una persona migliore”. Infine un commento sul ritiro: “Dipende da quanto mi impegnerò per restare al massimo a livello di capacità fisica e mentale — conclude Hamilton a La Stampa — I miei esempi sono LeBron James e Tom Brady, ora sono all'apice della condizione”.