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Gianluca Vialli, sfregio dopo la morte: "Approfitta del buio"

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Ancora oggetto di atti di vandalismo. Lo storico “Molo dell’amicizia” di Quinto, dove Gianluca Vialli e Roberto Mancini si ritrovano nel docufilm "La bella stagione" sul periodo d'oro della Samp, è di nuovo stato scarabocchiato. Proprio in quel posto dove è sorto una specie di memoriale dedicato all'attaccante morto per un tumore al pancreas il 6 gennaio scorso. Un murales coi colori storici del club, sciarpe allacciate alle ringhiere hanno trasformato quel luogo in un piccolo sacrario per ricordare il calciatore, l'uomo, la figura a cui sono legati i momenti più belli ed esaltanti della società ligure, della storia più recente della Nazionale con il trionfo agli Europei.

Sciarpe a fuoco, il 9 di Vialli trasformato in “B”
Quell'altare simbolico ornato anche con magliette, messaggi, nastri colorati e lucchetti piazzati alle ringhiere a mo' di amore eterno è stato sfregiato da mano ignota che, oltre a scritte offensive verso il club blucerchiato, ha contraffatto anche il numero di maglia di Vialli.

 

Il 9 è divenuto una lettera B, con chiaro riferimento al momento di grande difficoltà della squadra e della società che, nonostante gli sforzi, sono sul baratro della retrocessione. Per terra, nei pressi del muretto, sono state ritrovate anche alcune sciarpe bruciate da quegli stessi avventori che hanno perpetrato quell'offesa. "Non conosco l’identità di chi ha compiuto questo gesto né lo riesco a comprendere – ha spiegato in una nota Angelo Vaccarezza, presidente Sampdoria Club ‘Luca Vialli e Bobby Gol' — Lecita è la presa in giro, lo sfottò dei tifosi, l'anno scorso è toccato a voi, quest'anno tocca a noi. Ma nascondersi dietro un cappuccio e approfittare del buio per deturpare e distruggere è un gesto infame".

 

 

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