Inter in finale di Coppa Italia, Dimarco stende la Juve a San Siro
Pronostico rispettato. L’Inter batte per 1-0 la Juventus nella semifinale di ritorno di Coppa Italia grazie ad un gol di Dimarco nel primo tempo e conquista la finale di Roma. All’andata a Torino il risultato era stato di 1-1. I nerazzurri di Simone Inzaghi il prossimo 24 maggio all’Olimpico di Roma proveranno as difendere il titolo contro la vincente dell’altra semifinale in programma domani tra Fiorentina e Cremonese. I viola hanno vinto l’andata per 2-0. Un successo tutto sommato meritato per l’Inter, che nell’arco del doppio confronto aldilà delle polemiche è apparsa decisamente superiore a questa Juventus. La vera notizia della gara di San Siro è che non ci saranno strascichi polemici, vista l’assenza di errori arbitrali o episodi di altro tipo se si esclude qualche fischio piovuto all’indirizzo di Lukaku nel finale di gara. Inter più aggressiva e compatta, oltre che concreta nel colpire i bianconeri praticamente alla prima vera occasione. Juve ancora deludente, incapace di impensierire seriamente Onana in area di rigore. Per i bianconeri un altro obiettivo fallito, dopo la Champions e il campionato, ormai resta solo l’Europa League per provare a salvata una stagione fin qui a dir poco disgraziata…. sotto ogni punto di vista.
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Nelle file nerazzurre, Simone Inzaghi schiera Calhanoglu in regia al posto del diffidato Brozovic mentre in attacco conferma la coppia Dzeko-Lautaro con Lukaku in panchina. Nella Juve, Allegri schiera Perin in porta mentre in difesa si rivede Bonucci al posto di Danilo con Bremer e Alex Sandro ai lati. A destra torna De Sciglio, a sinistra Kostic. In attacco Di Maria a supporto di Chiesa con Milik in panchina. San Siro è tutto esaurito, compreso il settore ospiti, con un altro incasso record da oltre 4 milioni di euro.
Avvio difficile per la Juve, che fatica a manovrare nella sua metà campo. Su un paio di palloni persi dai bianconeri, l’Inter prova ad approfittarne rendendosi subito pericolosa con le incursioni di Barella per le due punte Lautaro e Dzeko. La squadra di Inzaghi è in pieno controllo della partita, tanto che al quarto d’ora sblocca il risultato con Dimarco bravo ad inserirsi centralmente e a battere Perin con un tiro rasoterra su assist filtrante di Barella. Il gol subito scuote la Juve, che prova subito a reagire riversandosi nella metà campo nerazzurra. E’ solo un fuoco di paglia, però, perché è ancora l’Inter a sfiorare il raddoppio con un destro rasoterra dal limite di Lautaro di poco a lato. Occasione nata dall’ennesima palla persa dei bianconeri in fase di disimpegno. Ritmi blandi e imprecisione nei passaggi, questa è la Juve in questa fase della gara. Per l’Inter è un gioco da ragazzi controllare e ripartire. Il primo vero sussulto bianconero arriva solo poco prima della mezzora con un colpo di testa di De Sciglio di poco a lato, su cross da sinistra di Alex Sandro. Pronta replica interista ancora con Lautaro, che calcia alto dal limite di controbalzo. Ci prova poi Kostic, di destro (non il suo piede preferito) dal limite, Onana sventa in angolo. Sull’ennesima palla persa in disimpegno della Juve, altra occasione per l’Inter con Lautaro che impegna Perin in diagonale.
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Alla ripresa nella Juve subito in campo Milik per Kostic, con Chiesa che scala a sinistra per uno schieramento che di fatto diventa un 4-3-3 più offensivo. La squadra di Allegri alza il livello di aggressione in mezzo al campo e prova a impensierire Onana con due conclusioni da fuori, prima di Miretti e poi di Locatelli. La replica nerazzurra con un gol annullato a Dzeko per fuorigioco e con una incursione di Lautaro. Dopo un’ora di gioco, Allegri si gioca anche la carta Paresse al posto di Locatelli ammonito. Dentro anche Danilo per Bonucci. Replica Inzaghi inserendo Brozovic per Barella e Lukaku per Dzeko, il belga viene accolto da una bordata di fischi e cori provenienti dal settore ospite. Cori che il resto dello stadio prova a zittire. Poco prima Inter vicinissima al raddoppio in contropiede con Dumfries che serve Lautaro in area, ma l’argentino non ci arriva in spaccata. Nerazzurri ancora pericolosissimi poco dopo con Mkhitaryan che impegna Perin, dopo una punizione di Dimarco respinta. Ancora cambi: nell’Inter dentro Correa, Gosens e Gagliardini per Lautaro, Dimarco e Calhanoglu, nella Juve è il turno di Pogba per Miretti. Bordata di fischi per il francese da San Siro. Trascinata dal suo pubblico, l’Inter nel finale controlla gli ultimi sterili tentativi della Juve racchiusi in un sinistro debole e centrale di Di Maria e in un filtrante del Fideo per Milik anticipato da Onana in uscita. Troppo poco per arrivare a un pareggio, Inter meritatamente in finale.
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