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Juventus, la bomba che stravolge tutto: "Due campionati falsati"

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Luigi Cattaneo
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La colpa non è del Collegio di garanzia del Coni. La sentenza emessa giovedì sera fa discutere e, ovviamente, si può criticare. «Ma chi oggi parla di un campionato falsato, cosa peraltro vera spiega un ex magistrato e consulente della Figc-, non può addossare la responsabilità al Collegio di garanzia, perché essa è del sistema. Non si cambiano le regole durante il gioco...». Il peccato originale, dunque, almeno secondo il magistrato, sarebbe stato quello di aver comminato la pena (i -15) per il campionato in corso, senza considerare che tra appelli, ricorsi, opposizioni e quant’altro, si rischia di arrivare in piena estate con una classifica provvisoria. Con le società (non solo la Juventus) in balia degli eventi e costrette a improvvisare, senza un minimo di programmazione. «Per non parlare delle ricadute imprevedibili sulle tifoserie», conclude l’ex giudice che, dopo aver chiesto l’anonimato, chiude la telefonata. Tanto più che in passato, squalifiche, retrocessioni, punti di penalizzazione, sono sempre stati inflitti per la stagione successiva. Discorso a parte, ovviamente, riguarda la cancellazione degli scudetti. Ma tutte decisioni prese al termine dei campionati di calcio. Sulla vicenda Juve & altri (per plusvalenze e stipendi), invece, l’interpretazione delle norme è stata, quantomeno singolare. E così oggi la “Vecchia Signora” si ritrova nel bel mezzo del campionato con quei 15 punti in più che le erano stati tolti, ma che potrebbero nuovamente essere considerati come pena congrua da una nuova sentenza (se non 15, almeno 9).
 

QUANTE INCERTEZZE
Intanto il tempo trascorre e si avvicinano il mercato d’estate, i ritiri delle squadre, le prime amichevoli, ma senza sapere quando questa soap opera terminerà. Intanto, prima che la Corte federale possa prendere nuovamente in esame il caso (ma con giudici diversi), sarà necessario attendere alcune settimane per la pubblicazione delle motivazioni della sentenza appena pronunciata dal Collegio. Poi saranno necessari i tempi tecnici per istruire il nuovo procedimento e, salvo eccezioni particolari che potrebbero bloccare il giudizio, si arriverà a una nuova sentenza di secondo grado. Poi altri 30 giorni per le motivazioni e chissà, un nuovo giudizio dei giudici del Coni, ma non prima della fine del mese di giugno. Non è tutto. Rispetto a quelle che saranno le decisioni, anche inappellabili della giustizia sportiva, i verdetti potrebbero essere impugnati di fronte al Tribunale amministrativo regionale. Insomma, un vero guazzabuglio che, di fatto, blocca campione del mondo al Mundial di Spagna 82 ed ex mezzala bianconera, Marco Tardelli: «Un’ombra scura e sinistra ha detto-si allunga su un campionato irrimediabilmente falsato».

 


Tarde l l i chiede chiarezza, ordine e, a questo punto, non si vede chi possa intervenire in modo autorevole per evitare il definitivo corto circuito. Non sono in pochi a guardare a Roma, al ministero dello Sport retto da uno che lo sport lo ha sempre masticato, fin da ragazzino, come atleta, manager e dirigente.
Andrea Abodi, il ministro (che fino a ieri si era tenuto saggiamente in disparte), potrebbe essere l’unico in grado di sbrogliare la matassa e ieri è sceso in campo: «Non entrerò mai nel merito della sentenza ha detto -, ma questa precarietà non aiuta: dove c'è competizione, la certezza della pena va composta con gli interessi generali. Qualcosa bisogna modificare perché le decisioni siano comprensibili e la tempistica rispettosa della reputazione della competizione».

«SERVE UN GARANTE»
Il calcio, dunque, oggi sembra alla sbarra, ma non saranno certo uno o più commissariamenti a cambiare le cose: «Serve un garante che potrebbe essere il Ministro - dice l’ex magistrato di prima in una seconda, ma brevissima telefonata -. Rendiamoci conto che finora si è parlato solo di Juventus e siamo al punto che siamo, ma ci sono altre società coinvolte in tutta questa faccenda. Altro che campionato falsato, non vorrei che alla fine venisse annullato. E ciò sarebbe un peccato per alcune squadre che quest’anno hanno regalato ai tifosi risultati e un bel gioco». Infatti, da Torino a Roma, da Bologna a Genova, passando per Tivoli, Cagliari, Empoli, Udine, Verona, Modena, Bergamo, sulle plusvalenze ormai si indaga ovunque. 

 

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