Andrea Agnelli, la "fuga all'estero": lontano dalla Juve, voci clamorose
Drastico cambio di vita per Andrea Agnelli. L'ex presidente della Juventus, dopo aver detto ufficialmente addio alla Signora tre mesi fa all'assemblea dei soci, ha deciso di allontanarsi in maniera radicale dal calcio che tante gioie e altrettanti dolori gli ha regalato nell'ultimo decennio. Dai fasti dei 9 scudetti di fila ai drammatici guai giudiziari che hanno portato alle sue dimissioni dal club, con le accuse su manovra stipendi e plusvalenze che hanno gettato un'ombra cupissima sulla sua gestione e sul futuro stesso della squadra, passando per il durissimo contenzioso internazionale sulla Superlega che lo ha visto in pochi mesi diventare da amico intimo del capo dell'Uefa Ceferin a suo nemico pubblico numero uno.
"Basta, non scrivetemi più!": Juve, Lapo Elkann sbrocca in pubblico
Squalificato dalla giustizia sportiva italiana per 24 mesi, il figlio di Umberto Agnelli e nipote dell'Avvocato Gianni secondo la Gazzetta dello Sport ha deciso di lasciare Torino e trasferirsi all'estero. "Un passo indietro per aprire un nuovo capitolo della mia vita con la libertà di pensiero che altrimenti non avrei", aveva anticipato Andrea agli azionisti bianconeri.
"Prima di tutto si dedicherà alla famiglia e all’amore - spiega la Gazzetta -. Non è un caso che nell’ultimo intervento abbia citato la compagna Deniz ("Non vedo l’ora di ricominciare insieme. Ti amo fino alla fine"): il suo primo progetto è sposarsi (per la seconda volta) con la donna da cui ha già avuto due figlie. I due si sposeranno a Torino prima dell’estate e dopo le nozze la famiglia potrebbe traslocare altrove". Destinazione, pare, Amsterdam, in Olanda, "dove ha sede la Agnelli BV, di cui Andrea è azionista come il cugino John Elkann".
Report, "patto politico" dietro a Calciopoli. Moggi, il Cav, Moratti, Elkann: si riscrive tutto?
Agnelli resta azionista di Exor e Stellantis, le due società di famiglia da cui però si è dimesso dai CdA. Dall'Olanda, conclude Gazetta, continuerà a occuparsi anche della Lamse, holding personale d’investimento da lui controllata e presieduta. E "di sicuro non smetterà di occuparsi di Superlega attraverso la A22, la società che punta a costruire una nuova competizione alternativa a quelle Uefa". Senza però mettere a rischio la Juve, suo eterno amore.