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Juve, "articolo 4 comma 1": perché i bianconeri tremano ancora

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Niente da fare: il processo va rifatto, la pena sul caso plusvalenze rimodulata e per questo il -15 alla Juve è stato rimosso. Se i vertici del club bianconero possono tirare un sospiro di sollievo, c’è un aspetto dell'ultimo dispositivo che non lascia del tutto tranquilli in casa bianconera: trattandosi dell'ultimo grado di giudizio, la conferma delle condanne di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici, Federico Cherubini può essere interpretato come un segnale non positivo, considerata anche l'estensione dell'inibizione anche a livello Uefa e Fifa, e una situazione di rischio oggettivo per il nuovo procedimento oltre al filone  sulla manovra stipendi.

L’articolo 4 comma 1 che fa tremare la Juve
Le modalità di gestione della precedente dirigenza e sulle relative sanzioni, valutate dalla Corte d’Appello federale, è un capitolo rilevante per la questione dell'articolo 4 comma 1 (slealtà sportiva), quello che comporta sanzioni come penalizzazioni in classifica piuttosto che ammende. Proprio quest'ultimo aspetto può far immagine come potrebbe essere sanzionata la Juve che si ritrova con buona parte degli ex vertici, quelli che avevano un peso maggiore, condannati per tutte le contestazioni sollevate nei loro confronti. 

 

 

Obiettivo chiudere il percorso giudiziale entro il 30 giugno
La Corte può ribadire il provvedimento, ridimensionarlo oppure cancellarlo del tutto ricorrendo a un'ammenda, ma in questo quadro il rischio di una nuova condanna afflittiva resta altissimo. L'obiettivo è arrivare a chiudere il percorso della giustizia sportiva entro il 30 giugno, quando si concluderà ufficialmente la stagione sportiva. Nel frattempo vige l'incertezza sull'esito del campionato e sulla classifica.

 

 

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