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Jannik Sinner, timore-Rune: l'arrogante senza umiltà. Ma...

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La semifinale tra Jannik Sinner e Holger Rune ha il sapore di una finale. A Montecarlo si affronteranno due dei migliori talenti del circuito, che per stessa ammissione del 2003 danese potrebbero formare i “Big 3" del futuro prossimo assieme a Carlos Alcaraz. Di classe ne hanno da vendere, come dimostrano i risultati degli ultimi tempi, con Sinner e Rune che, dopo essere entrati stabilmente in top 10, stanno continuando a scalare il ranking. 

 

 

A differenza di Jannik, che è uno molto “corretto” nelle dichiarazioni pubbliche, Holger è molto più esuberante, al punto da sembrare a volte un po’ arrogante, senza umiltà. Qualcuno lo ha definito antipatico all’interno del circuito, anche perché è riuscito a litigare con diversi colleghi più esperti, come Casper Ruud e Stan Wawrinka. Il suo talento però è fuori discussione, così come l’ambizione che lo spinge a voler essere uno dei migliori. “Capisco che a volte sono un po’ troppo sanguigno - ha dichiarato qualche mese fa in un’intervista - ma è soltanto perché ho una passione incredibile”. 

 

 

“Ci metto l’anima - ha aggiunto - e commetto qualche peccato dovuto alla mia irruenza, alla giovane età. Sto cercando di migliorare”. A livello tennistico il talento non si discute: con una gran prestazione ha eliminato Medvedev in due set ed è pronto alla sfida con Sinner, consapevole che se dovesse vincere diventerebbe il numero 6 al mondo. “Penso che se un giorno mai ci saranno altri Big 3 - ha dichiarato Rune - potremmo essere io, Alcaraz e Sinner”. 

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