Donnarumma, "la differenza con Maignan". La verità sulla "porta del Diavolo"
Questa è l’incredibile storia della porta del Milan. L’incredibile storia della porta del Milan inizia qualche anno fa, quando un certo Sinisa Mihajlovic decide di far esordire tra i pali un ragazzino parecchio alto e con la faccia da lattante. Si chiama Gianluigi Donnarumma e ha 16 anni. Grande idea di Sinisa che scova un predestinato.
E, infatti, quello lì diventa titolare, mette insieme prestazioni su prestazioni, alterna cose ottime a qualche boiata ma, in generale, attira l’attenzione di tutti, quella del Ct della Nazionale e quella degli sceicchi.
Dopo questa parata miracolosa... Mike Maignan, perché ora cambia tutto
A Parigi lo vogliono e se ne fottono se il ragazzo nel frattempo è diventato capitano dei rossoneri, in fondo basta alzare la posta. Noi romanticoni del calcio - più fessi che altro- pensiamo «ma figurati se abbandona il Milan e figurati se lo fa lasciando scadere il contratto». Così accade, Gigione va a mangiare la baguette e tanti saluti al Diavolo. Che smacco. Nel frattempo Paolo Maldini mette una pezza e pesca dal Lilla tale Mike Maignan, sconosciuto ai più. Sì, ha vinto un campionato in Francia, ma non sarà mai all’altezza del suo predecessore.
"Per non finire come Donnarumma": Leao-Milan, una ipotesi estrema
Ebbene, da quel momento sono passati neppure due anni: Gigione è il discusso n° 1 di una squadra satura di campioni ma con pochissimo cuore; quell’altro, Mike, vola da una parte all’altra della porta come un grillo campagnolo ed è diventato più forte di chi l’ha preceduto. Anzi, è diventato più forte di tutti. Come è strano, a volte, il destino.