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Carlo Ancelotti, "vi dico una cosa sul Real": gela tutti e fugge via

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Carlo Ancelotti: un allenatore, un vincente, e una persona che non perde mai la calma e non alza i toni. Ma quando vuole, con sorriso ed eleganza, sa come togliersi i sassolini, anzi i macigni, dalla scarpa. Come è successo in conferenza a Madrid, prima della sfida di Champions con il Chelsea. Si parla di lui come uomo spogliatoio, poi l'addetto stampa chiude la conferenza. Ancelotti lo guarda e gli dice: "Aspetta". Ha ancora voglia di dire una cosa: eccola. Ancelotti entra nel merito: "Se riusciremo a vincere la coppa del Re vorrà dire che questa squadra, in due anni, avrà vinto tutti i titoli a disposizione. C'è chi non ci riesce in una vita intera". 

Ancelotti: “Col Chelsea non decisiva, ma vogliamo una notte magica”
Il riferimento è a chi critica lui o il Real, allenatore e club tra più vincenti di sempre. Ancelotti lo sa, lo rivendica e non vuole neppure discuterne. Ecco perché dopo aver parlato non ammette repliche: "Con questo vi saluto". E se ne va. Nel resto della conferenza il tecnico di Reggiolo parla di una partita, quella di mercoledì contro il Chelsea, “che non è decisiva, ma può darci il vantaggio per gestire al meglio la gara di ritorno — prosegue — Siamo entusiasti. Vogliamo un'altra notte magica al Bernabeu". 

 

 

Ancelotti: “Sono un tifoso del Chelsea, spero si riprendano”
Proprio il Chelsea, del quale ne è stato allenatore, è stato definito come “un top team, ma ora non si stanno divertendo — risponde — ma forse proprio per questo la loro motivazione può portarli a dare il massimo. Sono triste per il loro momento, ovviamente, perché nei due anni che sono stato lì mi sono divertito molto, ho dei ricordi fantastici. Sono un tifoso del Chelsea. Se ci ritorno io? No, spero che Lampard faccia un ottimo lavoro con loro. E' stato un grande calciatore, ha molta esperienza internazionale e può fare molto bene anche da tecnico”.

Ancelotti: “La finale contro il Milan? Non porta bene…”
Poi ad Ancelotti chiedono come vedrebbe una finale a Istanbul tra Real Madrid e Milan. "Per me e Paolo (Maldini ndr), Istanbul non è un bel ricordo — dice alludendo alla finale persa dal Milan ai rigori nel 2005 contro il Liverpool — Però sarebbe fantastico”.

 

 

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