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Milan-Napoli, la sentenza di Ancelotti: "Chi è la favorita?"

 Carlo Ancelotti

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"Cosa pensiamo alla vigilia dei quarti di Champions? Si pensa di arrivare a vincerla, sapendo che ogni partita è un ostacolo difficile, duro e imprevedibile, la Champions è così. Da parte di tutte le otto squadre c’è il desiderio di raggiungere la finale di Istanbul". Carlo Ancelotti sogna il bis ma sa che sarà dura. Il Real Madrid campione d’Europa in carica è atteso mercoledì dal primo round col Chelsea, ennesimo impegno di una stagione "molto, troppo esigente, ci sono troppe partite - sottolinea ai microfoni di ’Radio Anch’io Sport’ su RadioUno - Dal 30 dicembre al 20 marzo abbiamo giocato ogni tre giorni. Nel campionato della regolarità, non siamo riusciti ad avere la continuità del Barcellona. Il calendario è assurdo e anche lì bisognerebbe fare qualcosa. Vanno difesi i calciatori, per migliorare la qualità dello spettacolo bisogna giocare meno partite. I giocatori arrivano alla fine delle stagione stremati. Ma abbiamo comunque da giocare la finale di Coppa del Re e i quarti di Champions, la stagione è ancora aperta. E non dimentichiamo che abbiamo già portato a casa la Supercoppa Europa e il Mondiale per club". 

Ancelotti sorvola sul pugno di Valverde a Baena dopo Real-Villarreal ("è successo qualcosa fuori, ma io sinceramente non ne sono al corrente. Qui in Spagna dicono che la polizia sta investigando, ma non so realmente cosa sia successo") e per quanto riguarda il suo futuro, a fronte dei rumors sul Brasile, replica: "C’è un bel detto che fa proprio al caso: le chiacchiere le porta via il vento, Ed è così, ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e mi piacerebbe rispettarlo". E al suo fianco ci sarà ancora il figlio Davide: "Sta finendo il corso per allenatore di Uefa Pro in Galles, terminerà a maggio, poi potrà allenare qualsiasi tipo di squadra. Non sarà il Basilea, perché si trova bene qui e vogliamo continuare qui. Il giorno che avrà voglia di cominciare da solo, credo che lo farà e anche bene". Nei quarti di Champions anche Milan-Napoli: "Sarà una partita molto equilibrata e molto incerta. Sarebbe bello ritrovarsi a Istanbul? Per il Real sì, credo anche per il Milan, ma tutti vogliono arrivare a Istanbul". Ancelotti non crede che il 4-0 rifilato dai rossoneri alla squadra di Spalletti nell’ultimo confronto in campionato inciderà.

"È difficile dire chi è più favorito tra Milan e Napoli: il Napoli sta avendo una stagione fantastica, il Milan più altalenante, arrivano a questa partita con motivazioni differenti, ma poi la motivazione sarà la stessa: quella di arrivare in semifinale". E per quanto riguarda invece Benfica-Inter, "sulla carta il Benfica sta meglio, una squadra che ha fatto bene soprattutto in Champions, ma anche nel campionato portoghese. Una squadra solida. L’Inter non è favorita, ma ha la possibilità di riscattare una stagione altalenante". Fatto l’in bocca al lupo a Berlusconi ("Siamo tutti in apprensione e in ansia, sono molto legato a lui, spero che vada tutto bene"), Ancelotti ammette che non è molto contento di come viene applicato il Var: "In questo momento ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, si ricorre al Var troppo spesso. Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti, ma ora viene troppo richiesto il suo intervento". Chiusura sulla Nazionale: "Mancini ha ragione, è un dato di fatto, il calcio italiano non sta producendo attaccanti di livello internazionale. Deve andare a cercare di trovare giovani sconosciuti che ti possano dare qualcosa come Retegui nelle ultime due partite".

 

 

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