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Calcio, bufera giudiziaria su Roma e Lazio. Indagati Lotito, Friedkin e Pallotta

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Una nuova bufera giudiziaria si abbatte sul calcio italiano: le Procure di Roma e di Tivoli hanno messo nel mirino le due squadre della Capitale, la Roma e la Lazio, oltre alla Salernitana, in due indagini distinte ma sempre relative alla compravendita di calciatori per quattro stagioni, dal 2017/18 al 2020/21. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito e il direttore sportivo del club biancoceleste, Igli Tare, sono indagati dalla Procura di Tivoli assieme ad altre cinque persone nell'ambito di un'indagine su operazioni di compravendita tra Lazio e Salernitana dei giocatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone e Akpa Akpro. La Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni presso le sedi delle due società e sono stati sequestrati cellulari e pc ai dirigenti. Non a Lotito però, perché lui è senatore della Repubblica

 

Sono 9 invece gli indagati nell'inchiesta della Procura di Roma che ha portato alle perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza. Tra questi il presidente e il vicepresidente della Roma Dan e Ryan Friedkin e l'ex presidente della società James Pallotta. Figurano tra i soggetti iscritti nel registro degli indagati anche gli ex amministratori delegati Umberto Gandini e Guido Fienga, l'ex vice presidente esecutivo ed ex direttore esecutivo Mauro Baldissoni e alcuni dirigenti. Al centro delle verifiche affidate alla Finanza ci sono le cessioni di Marchizza e Frattesi al Sassuolo, di Pellegrini alla Juventus e di Tumminello all'Atalanta. Al vaglio di chi indaga anche gli acquisti di Defrel dal Sassuolo, Spinazzola dalla Juventus e Cristante dall'Atalanta. La procura di Roma, infine, punta a fare chiarezza sugli scambi che il club giallorosso fece con l'Hellas Verona, circa le cessioni di Cetin, Cancellieri e Diaby e l'acquisto di Kumbulla.

 

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