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Montezemolo, profezia nera: "Ferrari, crisi non breve. E Leclerc..."

Claudio Brigliadori
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Chi più di Luca Cordero di Montezemolo può sapere come far vincere un Mondiale alla Ferrari? Tra una battuta politica sulla Meloni («Per la prima volta abbiamo un governo eletto dagli italiani») e un giudizio sull’auto elettrica («Mai stato un grande estimatore»), l’ex cocco dell’Avvocato a Piazzapulita su La7 non può sfuggire a una domanda sulla Rossa.

 

 

 

«Ormai fa fatica a vincere anche solo una gara, figuriamoci il Mondiale. Cosa sta succedendo?», chiede Formigli visibilmente preoccupato. «Lei mette il coltello nella piaga», replica sconsolato Montez, con il giornalista che allarga le braccia quasi a chiedere scusa.

 

"La Ferrari? La crisi non sarà di breve durata". Guarda il video di Montezemolo a Piazzapulita


«Insieme alla mia famiglia la Ferrari è stata la cosa più importante della mia vita. Negli Anni 70 ho fatto l’assistente di Enzo Ferrari e il direttore sportivo, abbiamo vinto mondiali con Niki Lauda. Poi negli Anni 90... È un discorso lungo e doloroso. Mi dispiace vedere la Ferrari così e non penso che sia una crisi di breve termine, perché si tratta di ricostruire e trovare sul mercato i migliori tecnici».

 

 

 

Il suo era il Dream Team, con Todt, Domenicali, Brawn, Byrne. E Schumacher. Chi è il più forte tra Niki, Michael e Charles Leclerc? «Lauda è stato uno degli amici più importanti della mia vita, anche quando lui era in Mercedes. Schumacher è stato il pilota che più ha vinto in Ferrari, aveva una cosa in comune con Lauda: quando si vinceva si vinceva insieme, quando si perdeva idem. Invece molti piloti si prendono i meriti quando vincono e danno le colpe alla macchina quando perdono».

 

 

 

E Leclerc? «È un pilota molto bravo, velocissimo soprattutto sul giro secco. Ma sta vivendo un momento molto delicato della sua carriera, perché pur essendo molto giovane passano gli anni e deve provare a vincere». Sarà con la Ferrari? Risposta impossibile. 

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