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Juventus, "40 punti di penalizzazione": il peggiore degli incubi è possibile

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 Massimiliano Allegri

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C’è poco da stare allegri in casa Juventus. Il destino del club bianconero è tutto da scrivere e soprattutto non è legato ai risultati in campo, ma da quello che deciderà la giustizia sportiva (e non solo). Il caso plusvalenze è nulla in confronto alle manovre stipendi, per la quale la Juve corre dei rischi enormi, che potrebbero mettere in discussione la stessa esistenza dello storico club bianconero. 

 

 

“Nella migliore delle ipotesi - si legge sul Corriere dello Sport - sentiremo parlare di 'caso Juve' almeno fino alla fine dell'anno, raccontandone gli strascichi pure nel 2024". Innanzitutto la Juve riceverà quasi certamente “il deferimento in relazione alla cosiddetta manovra stipendi, per poi tornare in aula il 19 aprile per chiudere il caso plusvalenze nel terzo grado (sperando di riavere i 15 punti in classifica), e infine si presenterà davanti al tribunale federale (entro fine aprile) per il primo grado del nuovo filone, quello degli stipendi ma anche delle fatturazioni agli agenti che secondo gli inquirenti sono state gonfiate".

 

 

Sempre secondo il Corriere dello Sport, tra i processi legati alle plusvalenze e alle manovre stipendi la Juve rischia una penalizzazione esemplare, che potrebbe quasi costarle la retrocessione: si parla infatti di almeno 40 punti da togliere in questa stagione, dato che la pena deve essere afflittiva. 

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