Mateo Retegui, Mancini massacrato: "Dà fastidio", è bufera
Prima Andrea Petagna, ora Andrea Pinamonti. Sono diversi gli attaccanti della Nazionale che hanno pubblicamente manifestato il proprio disappunto per la scelta fatta da Roberto Mancini: quella di convocare e far giocare titolare Mateo Retegui, 23enne attaccante del Tigre che ha già trovato due gol in altrettante gare. "La convocazione di Retegui in Nazionale ci ha dato un po' fastidio”, ha infatti detto Pinamonti, calciatore cresciuto nell’Inter e oggi al Sassuolo, intervenendo all'evento benefico ‘Torneo Amici dei Bambini’ andato in scena a Milano.
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Pinamonti autocritico: “Devo fare meglio. Retegui? Non l’ho sentito”
Il 23enne di Cles, pur essendo consapevole che il suo rendimento stagionale è stato fin qui al di sotto delle aspettative — solo quattro i gol messi a segno nelle 23 apparizioni in maglia neroverde — è rimasto deluso dalla mancata convocazione: "In generale la non convocazione dà fastidio — ha detto Pinamonti — Però sono autocritico, devo fare meglio sotto rete. Il mio obiettivo è concludere al meglio questa stagione, dopo un girone di andata difficile”. Quando gli viene chiesto un commento sulle qualità di Mateo Retegui, invece, l'ex attaccante di Inter e Empoli appare più diplomatico ("Ho visto davvero poco le partite, avevo impegni più importanti. Mi è dispiaciuto non vederle ma comunque ha fatto due gol e ha aiutato la squadra a vincere, sono contento per lui”).
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Pinamonti infastidito: “Retegui? Gli attaccanti italiani ci sono”
Pinamonti però non riesce comunque a nasconder il fastidio provato al momento della sua convocazione: "Dicono che non ci sono attaccanti italiani? Anche questo dà fastidio, perché ci sono — aggiunge — E non parlo di me" sono state infatti le sue parole a riguardo. L'ex centravanti dell'Under 21 azzurra però sa qual è la strada per riconquistare la fiducia di Roberto Mancini e tornare a vestire la maglia dell'Italia sfruttando a proprio vantaggio proprio la convocazione dell'argentino Retegui: "Il fastidio che ho provato è ora uno stimolo per fare sempre di più e far ricredere chi dice che in Italia non ci sono attaccanti forti”, ha difatti chiosato il classe '99 mandando un chiaro messaggio anche al collega.